Il governo colombiano non ha rinnovato il cessate il fuoco con l’EMC, il più grande gruppo dissidente delle FARC

Il governo colombiano ha deciso che non prorogherà il cessate il fuoco con l’EMC (Estado Mayor Central), il più importante gruppo dissidente delle Forze armate rivoluzionarie del paese (FARC). Il governo ha preso questa decisione in seguito all’arresto di Fabián Espinosa, uno dei leader del gruppo, avvenuto lo scorso 14 aprile in seguito a un tentativo di estorsione nei confronti di alcuni commercianti di Tolima, nella zona centrale della Colombia.
Il presidente Gustavo Petro ha detto che il mancato rinnovo del cessate il fuoco non pregiudicherà futuri colloqui di pace con il gruppo, che ora ha 72 ore di tempo per spostarsi in un luogo sicuro. Tutti i mandati di arresto nei confronti dei membri dell’EMC sono stati riattivati.
Il cessate il fuoco con l’EMC era cominciato a ottobre del 2023, ma i colloqui erano stati interrotti dopo appena un mese, quando l’EMC aveva accusato il governo di continuare a «favorire un approccio militarista». L’accordo era stato poi nuovamente sospeso nel marzo dello scorso anno.
L’EMC (anche noto come EMBF, Estado Mayor de los Bloques y Frente) è un gruppo di combattenti di sinistra, composto da circa 3mila guerriglieri che non avevano accettato l’accordo del 2016 fra il governo e le FARC, che per decenni sono state la principale formazione di sinistra della guerriglia colombiana. Secondo il governo colombiano, l’EMC sarebbe coinvolto in operazioni minerarie illegali e nel traffico di droga.
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