Nel Regno Unito l’ex governatore russo di Sebastopoli, in Crimea, è stato condannato per aver aggirato delle sanzioni nei suoi confronti

Venerdì un tribunale inglese ha condannato a 40 mesi di carcere Dmitrii Ovsiannikov, un cittadino russo che nel 2016 era stato nominato dal presidente russo Vladimir Putin governatore di Sebastopoli (la città più grande della Crimea, la regione ucraina annessa illegalmente dalla Russia nel 2014): due giorni fa Ovsiannikov era stato giudicato colpevole di aver volontariamente aggirato le sanzioni imposte dal governo britannico nei suoi confronti. È la prima persona a essere condannata nel Regno Unito per aver aggirato le sanzioni, imposte da anni su una serie di cittadini russi vicini al regime di Putin.
Alla fine del 2017 l’Unione Europea, di cui al tempo faceva ancora parte il Regno Unito, impose delle sanzioni contro Ovsiannikov accusandolo di compromettere l’integrità territoriale e l’indipendenza dell’Ucraina: non poteva entrare o accedere a conti bancari negli Stati membri dell’Unione. Nel 2022, quando ormai non era più governatore di Sebastopoli, Ovsiannikov fece domanda per un passaporto britannico, che ottenne nel 2023 grazie al fatto che suo nonno era stato cittadino britannico. Raggiunse così la sua famiglia a Londra il 1° febbraio del 2023 e cinque giorni dopo le sanzioni imposte dall’Unione Europea nei suoi confronti furono annullate.
Quelle britanniche però rimasero in vigore, dato che nel frattempo il Regno Unito era uscito dall’Unione. Ovsiannikov ha sostenuto di non saperlo, ma durante il processo è stato provato che avesse mandato una richiesta di annullare le sanzioni britanniche il 7 febbraio del 2023 (quindi dopo la sospensione di quelle europee). Nel frattempo Ovsiannikov aveva aperto un conto in una banca inglese, pagato la scuola ai suoi figli e fatto altre operazioni che erano vietate dalle sanzioni.


