Agli Oscar ci sarà un premio per il lavoro degli stuntmen
Il primo verrà dato alla cerimonia del 2028: se ne discuteva dagli anni Novanta

Dal 2028 agli Oscar, i premi più importanti del cinema statunitense, ci sarà per la prima volta una categoria per il lavoro degli stuntmen e delle stuntwomen, cioè le persone che nelle scene più pericolose e d’azione recitano al posto di attori e attrici o si occupano di creare le condizioni perché possano farlo loro in sicurezza. Era almeno dagli anni Novanta che se ne discuteva.
L’ente che organizza gli Oscar, l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, ha annunciato che la nuova categoria sarà introdotta in occasione della 100esima edizione dei premi e che sarà dedicata al miglior “stunt design”: non verrà quindi premiato un singolo professionista, come succede per gli attori, ma in generale il lavoro fatto in questo campo in un film.
I premi per stuntmen e stuntwomen esistono già agli Emmy Awards, i più importanti premi della televisione americana, e agli Screen Actors Guild Awards, i premi dati dal sindacato degli attori statunitensi. Il principale motivo per cui hanno impiegato così tanto per essere introdotti agli Oscar è che fino a pochi anni fa dentro l’Academy c’erano pochissimi stuntmen e stuntwomen che potessero votare per quella categoria. Negli ultimi dieci anni il loro numero è triplicato e ora tra gli oltre 10mila membri dell’Academy stuntmen o stuntwomen sono poco più di un centinaio: da poco fanno parte di una sottosezione di professionisti delle tecnologie per la produzione.
La campagna per l’introduzione di questo nuovo premio è stata portata avanti da vari rappresentanti del settore con la guida di David Leitch, regista di film d’azione come Deadpool 2, Bullet Train e John Wick, che iniziò la sua carriera come stuntman e stuntmen coordinator, cioè la figura che si occupa di fare da tramite tra regista, troupe, stuntmen, controfigure e attori per girare in sicurezza certe scene.
L’ultimo film di Leitch, The Fall Guy, ha come protagonista proprio uno stuntman interpretato da Ryan Gosling: alla presentazione del film, l’anno scorso, l’attore fece ironia sul fatto che l’intero film non fosse altro che un’enorme campagna per far introdurre la nuova categoria di premi agli Oscar. Lo stunt coordinator del film era Chris O’Hara, che ha guidato la campagna con Leitch e nei credits di quel film veniva intenzionalmente citato alla voce stunt design (anziché stunt coordinator), proprio con l’intenzione di dare lo stesso rilievo di categorie già premiate agli Oscar come costume design o sound design. Dopo l’annuncio dell’Academy Leitch ha detto di aver lavorato con O’Hara «per anni per arrivare a questo momento», ereditando il lavoro di stuntmen che hanno fatto lo stesso per decenni prima di loro.
Lo stuntman e stunt coordinator Jack Gill fu il primo a fare pressioni all’Academy per introdurre questo premio nel 1991. In un’intervista al New York Times l’anno scorso Gill aveva spiegato che gli stuntmen «non vogliono essere trattati come attori, fare il red carpet e tutte quelle cose. Quello che vogliono è essere riconosciuti tra i loro pari per aver fatto qualcosa che implica davvero sangue, sudore e lacrime». Più di recente se ne era parlato molto nel 2019, quando Brad Pitt aveva vinto l’Oscar per il film di Quentin Tarantino C’era una volta a… Hollywood, in cui interpretava proprio uno stuntman.
Prima di questo, l’ultimo nuovo premio annunciato dagli Oscar era stato quello per il “miglior casting”, che verrà introdotto dalla cerimonia del 2026, e per cui quindi possono competere tutti i film usciti dallo scorso marzo.



