Emmanuel Macron dice che la Francia riconoscerà la Palestina nei prossimi mesi

Durante una conferenza alle Nazioni Unite a giugno: sarebbe uno dei più importanti paesi occidentali a farlo

Emmanuel Macron con il principe ereditario dell'Arabia Saudita Mohammed bin Salman nel 2023. Macron ha detto che il riconoscimento francese dello stato palestinese potrebbe essere annunciato a giugno in una conferenza presieduta da Francia e Arabia Saudita (AP Photo/Michel Euler)
Emmanuel Macron con il principe ereditario dell'Arabia Saudita Mohammed bin Salman nel 2023. Macron ha detto che il riconoscimento francese dello stato palestinese potrebbe essere annunciato a giugno in una conferenza presieduta da Francia e Arabia Saudita (AP Photo/Michel Euler)

Mercoledì Emmanuel Macron ha detto in un’intervista che la Francia potrebbe decidere di riconoscere la Palestina come stato «nei prossimi mesi». Il presidente francese ha chiarito che l’annuncio ufficiale potrebbe arrivare a giugno durante una conferenza alla sede delle Nazioni Unite a New York sui rapporti fra Israele e Palestina, presieduta congiuntamente da Arabia Saudita e Francia. Se lo facesse, la Francia sarebbe uno dei primi grandi paesi occidentali a riconoscere la Palestina.

La Palestina è riconosciuta internazionalmente da 147 stati membri delle Nazioni Unite su 193: quasi tutti i paesi dell’Asia, dell’Africa, dell’Europa dell’Est e dell’America Centrale e del Sud, ma da pochissimi paesi occidentali. Diversi di questi che oggi la riconoscono, come la Spagna, lo hanno deciso solo nell’ultimo anno. Quando uno stato ne riconosce un altro significa che ne accetta l’esistenza, e lo dimostra di solito inviando una rappresentanza diplomatica nel paese riconosciuto. Significa anche che riconosce formalmente la sovranità dei confini di quel territorio e il diritto all’autodeterminazione del popolo che lo abita.

La situazione della Palestina è molto particolare e diversa da quella di qualsiasi altro stato. I suoi territori sono divisi e comprendono la Cisgiordania, Gerusalemme Est e la Striscia di Gaza. La prima è in gran parte amministrata o occupata militarmente da Israele in violazione delle leggi internazionali, e per il resto è governata dall’Autorità nazionale palestinese (ANP), un organismo internazionalmente riconosciuto ma con poteri limitati e molto impopolare fra la popolazione palestinese. Gerusalemme Est dovrebbe far parte della Cisgiordania ma è stata annessa da Israele. La Striscia di Gaza è governata da Hamas, un’organizzazione radicale con pessimi rapporti con l’ANP e attualmente in guerra con Israele. Oggi dopo più di un anno di invasione israeliana è in gran parte distrutta.

Macron ha detto anche che il riconoscimento formale della Palestina permetterebbe di contrastare la posizione di quei paesi che non riconoscono l’esistenza di Israele: i paesi membri delle Nazioni Unite che non lo riconoscono come stato sono 28, principalmente a maggioranza musulmana. Il presidente francese ha anche detto di aver discusso le sue intenzioni con il suo omologo statunitense Donald Trump e con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Israele ha criticato le dichiarazioni di Macron.

L’Italia non riconosce lo stato palestinese, ma ha comunque un ufficio consolare a Gerusalemme che «cura le relazioni che il Governo italiano intrattiene con le autorità palestinesi».

– Leggi anche: Per diventare uno stato, devi farti riconoscere