Domenica tornerà l’ora legale
Bisogna portare gli orologi un'ora avanti: si dormirà un'ora in meno, ma si sfrutteranno di più le ore di luce e si risparmierà sulle bollette

Alle 2 di notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo tornerà l’ora legale, come succede ogni anno nell’ultimo weekend di marzo. Si dovranno spostare gli orologi meccanici e la maggior parte di quelli digitali un’ora avanti, mentre gli smartphone e gli smartwatch si adegueranno da soli. Dalle 2 di notte si passerà direttamente alle 3, saltando un’ora: concretamente, ad esempio, se non si imposta l’ora legale già da sabato sera con una sveglia per domenica mattina puntata per le 8, quando ci si alzerà saranno le 9, e così via.
Significa anche che per una notte si dormirà un’ora in meno, ma si avrà un’ora in più di luce di sera per i prossimi sette mesi, fino all’ultimo weekend di ottobre, quando tornerà l’ora solare (quest’anno il 26). In molti altri paesi l’ora legale è chiamata orario estivo, perché viene adottata nel periodo dell’anno in cui ci sono più ore di luce: permette di sfruttare di più la luce solare nel tardo pomeriggio e alla sera, e di conseguenza risparmiare sui consumi di energia elettrica.
Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete elettrica italiana, lo scorso anno i sette mesi di ora legale hanno consentito agli utenti in Italia di risparmiare 340 milioni di chilowattora di energia, e di evitare anche emissioni di anidride carbonica per circa 160mila tonnellate: sono numeri pari a quanto consumano in media ogni anno circa 130mila famiglie, con un risparmio complessivo nelle bollette di 75 milioni di euro. Dal 2004 al 2024 il risparmio è stato di 2,2 miliardi di euro.
L’ora legale fu introdotta in molti paesi per la prima volta nel 1916, proprio con l’obiettivo di risparmiare energia durante la Prima guerra mondiale. Fra questi c’era l’Italia: nei decenni seguenti fu abolita e ripristinata diverse volte, per essere poi adottata definitivamente con una legge del 1965, applicata a partire dall’anno seguente. A livello europeo l’ultima modifica fu nel 1996: da allora il passaggio dall’ora solare a quella legale avviene con modalità e tempi comuni tra tutti gli stati dell’Unione Europea (fusi orari a parte).
Il passaggio all’ora legale non avviene ovunque: è il caso di Russia, Argentina, India e quasi tutta l’Africa. Alcuni paesi lasciano poi la scelta alle amministrazioni locali: per esempio in Australia solo quattro stati federati su sei la usano.
Negli Stati Uniti (tranne parte dell’Arizona e le Hawaii, che non la usano) il cambio avviene prima rispetto ai paesi europei: quest’anno l’ora legale – che lì è chiamata daylight saving time, “orario per il risparmio di luce diurna” – è entrata in vigore il 9 marzo. Nel 2022 il Senato statunitense aveva approvato una proposta di legge che prevedeva di rendere l’ora legale permanente a partire dal novembre del 2023: la proposta però non è mai stata discussa alla Camera, che avrebbe dovuto votarla a sua volta, ed è poi decaduta.
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