In Sud Sudan è stato arrestato il vicepresidente Riek Machar, rivale del presidente

Riek Machar e Salva Kiir nel 2016 (AP Photo/Jason Patinkin)
Riek Machar e Salva Kiir nel 2016 (AP Photo/Jason Patinkin)

Mercoledì in Sud Sudan è stato arrestato Riek Machar, vicepresidente del paese. Machar è lo storico rivale del presidente Salva Kiir Mayardit e il suo arresto fa temere una possibile ripresa della guerra civile, che fra il 2013 e il 2018 causò almeno 400mila morti. Nelle ultime settimane erano stati segnalati scontri militari fra l’esercito governativo e le milizie fedeli a Machar, nonché gli arresti di una ventina fra i principali alleati politici e militari del vicepresidente. Secondo quanto comunicato da esponenti del suo partito, l’arresto sarebbe stato compiuto nella casa di Machar nella capitale Juba, con un convoglio di venti mezzi blindati. Al momento non sono note le cause dell’arresto.

Il presidente Salva Kiir è al potere dal 2011, dalla fondazione del paese, e da allora non sono mai state indette delle elezioni (erano previste a dicembre 2024 ma sono state rinviate di due anni). Ha 73 anni e da tempo in Sud Sudan si discute anche delle sue precarie condizioni di salute, ma negli ultimi tempi sembra voler consolidare il suo potere personale, o preparare una successione che escluda Machar. Proprio la contrapposizione fra Kiir e Machar e fra due diversi gruppi etnici causò la sanguinosa guerra civile: nel 2020 fu creato un governo di unità nazionale in cui Kiir e Machar si divisero presidenza e vicepresidenza.