Nel Sud Sudan è stato imposto un coprifuoco dopo violente rivolte nella capitale

Venerdì in Sud Sudan la polizia ha annunciato l’introduzione di un coprifuoco in tutto il paese dopo una serie di rivolte durate tutta la notte a Juba, la capitale, provocate dalla presunta uccisione di cittadini del Sud Sudan nel corso della guerra civile nel vicino Sudan. Durante i disordini a Juba sono stati vandalizzati e saccheggiati i negozi di alcune persone sudanesi: almeno tre persone sono state uccise e sette sono state ferite, con armi da fuoco e machete. In un’altra città vicino al confine con il Sudan alcune case di persone sudanesi sono state bruciate.
Il Sud Sudan ha dichiarato la propria indipendenza e si è staccato dal Sudan nel 2011. Le presunte uccisioni di sudsudanesi che hanno causato le rivolte sarebbero avvenute nella città di Wad Madani dopo che sabato era stata riconquistata dall’esercito regolare sudanese. Fin dal 2023 la città era stata controllata da una potente milizia ribelle, le Forze di supporto rapido. Alcune associazioni per la difesa dei diritti umani avevano accusato l’esercito di aver ucciso civili sospettati di sostenere i ribelli. L’esercito ha poi ammesso che ci sono stati casi isolati di uccisioni di civili.