Maria Rosaria Boccia è accusata anche di stalking nei confronti dell’ex ministro Gennaro Sangiuliano

Giovedì la procura di Roma ha riqualificato alcune delle accuse nei confronti di Maria Rosaria Boccia, che è indagata in seguito a una denuncia dell’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Il reato di violenza o minacce a corpo politico è stato modificato in stalking, e restano a suo carico le accuse di lesioni, interferenze illecite nella vita privata e diffamazione.
Il caso intorno a Boccia e Sangiuliano era nato la scorsa estate, quando Boccia aveva cominciato a sostenere di essere stata nominata consulente per gli eventi del ministero della Cultura e che la nomina fosse stata ritirata senza un valido motivo: Sangiuliano aveva invece negato di averla nominata, e per dimostrare di avere ragione Boccia aveva allora iniziato a pubblicare documenti e informazioni del ministero della Cultura da cui sembrava effettivamente che avesse avuto perlomeno una certa frequenza con persone e luoghi del ministero. Per via delle polemiche seguite a questo caso, a settembre Sangiuliano aveva dato le dimissioni da ministro.
L’accusa di stalking nei confronti di Boccia riguarda le presunte pressioni fatte su Sangiuliano per ottenere la nomina a consulente del ministero; quella di lesioni riguarda una ferita alla testa riportata da Sangiuliano; quella di interferenze illecite nella vita privata riguarda la registrazione di una telefonata tra Sangiuliano e la moglie, di cui Boccia aveva diffuso il contenuto; mentre il reato di diffamazione sarebbe stato commesso nei confronti dell’ex capo di gabinetto Francesco Gilioli, accusato da Boccia di aver controfirmato la nomina a consulente del ministero.


