Un’inchiesta per presunta corruzione da parte di Huawei ha portato al sequestro di due uffici del Parlamento Europeo

Un uomo cammina in un corridoio del Parlamento Europeo (AP Photo/Pascal Bastien)
Un uomo cammina in un corridoio del Parlamento Europeo (AP Photo/Pascal Bastien)

Giovedì la polizia belga ha sequestrato due uffici all’interno del Parlamento Europeo e ha perquisito più di 20 immobili tra Belgio e Portogallo, per un’inchiesta su presunte attività di lobbying illecite dell’azienda cinese Huawei. Inoltre, una persona è stata arrestata in Francia su mandato d’arresto europeo. Secondo la procura belga, dal 2021 a oggi l’azienda avrebbe corrotto funzionari ed europarlamentari offrendo denaro e facendo regali, in cambio della loro disponibilità a sostenere posizioni politiche favorevoli all’azienda. Non è stato reso noto quanti e quali europarlamentari avrebbero accettato questa richiesta.

Politico scrive che gli uffici sequestrati sono di Adam Mouchtar, assistente dell’europarlamentare liberale bulgaro Nikola Minchev, e degli assistenti che lavorano per Fulvio Martusciello e Marco Falcone, entrambi italiani del Partito popolare europeo. Della questione di quanto il Parlamento Europeo sia soggetto alle influenze di paesi o soggetti stranieri come Huawei si parla dal 2022, quando iniziò il cosiddetto Qatargate, lo scandalo di presunta corruzione da parte del Qatar e del Marocco che coinvolse diversi parlamentari europei e funzionari dell’Unione Europea.