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  • Martedì 4 marzo 2025

La Formula 1 contro le parolacce

La Federazione automobilistica internazionale ha introdotto nuove sanzioni per chi usa un linguaggio giudicato volgare o offensivo

Max Verstappen e Charles Leclerc, entrambi multati la scorsa stagione per aver usato espressioni volgari in conferenza stampa (Bryn Lennon/Getty Images)
Max Verstappen e Charles Leclerc, entrambi multati la scorsa stagione per aver usato espressioni volgari in conferenza stampa (Bryn Lennon/Getty Images)
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Da quest’anno i piloti di Formula 1 possono prendere fino a 120mila euro di multa, un mese di sospensione e la cancellazione di alcuni punti dal Mondiale se usano un linguaggio giudicato volgare, offensivo o ingiurioso. Sono le nuove regole introdotte a gennaio dalla Federazione internazionale dell’automobile (FIA), che gestisce varie competizioni internazionali come i Mondiali di Formula 1, di Formula E e di rally, e hanno già ricevuto molte contestazioni da piloti e addetti ai lavori, che le giudicano troppo severe.

Il primo a subirne le conseguenze è stato, il mese scorso, il pilota di rally francese Adrien Fourmaux, che ha ricevuto una multa di diecimila euro per aver detto una parolaccia. In un’intervista successiva alla gara in Svezia del 16 febbraio Fourmaux aveva detto: «We fucked up yesterday», traducibile con «ieri abbiamo fatto una cazzata». Dopo la multa, i piloti di rally hanno pubblicato un comunicato in cui sostengono che le sanzioni di questo tipo abbiano raggiunto «un livello inaccettabile» e chiedono una «soluzione urgente» alla questione.

Era successa una cosa simile in Formula 1 lo scorso novembre, quando i piloti avevano chiesto al presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem di essere trattati da adulti, dopo che Charles Leclerc e Max Verstappen erano stati multati per aver usato un linguaggio volgare in conferenza stampa. Anche in quei casi le parolacce non erano di offesa nei confronti di qualcuno, e secondo i piloti questa era una discriminante importante, che rendeva esagerate le sanzioni imposte dalla FIA. In generale, a detta di molti Ben Sulayem e la FIA hanno da tempo nei confronti dei piloti un atteggiamento troppo paternalista e concentrato su aspetti ritenuti superficiali.

Nonostante quel comunicato dei piloti di Formula 1 la FIA non ha avuto ripensamenti, anzi a gennaio ha introdotto un nuovo codice di condotta ancor più severo. Le nuove regole hanno aumentato le sanzioni rispetto a quelle che avevano subìto Leclerc e Verstappen (di 10mila euro ciascuno): in Formula 1, il campionato di più alto livello e il più ricco, sono le più alte di tutte. Vanno dai 40mila euro per la prima parolaccia o espressione (scritta o verbale) considerata inappropriata ai 120mila euro della terza, alla quale potrebbero aggiungersi anche un mese di squalifica e la sottrazione di alcuni punti dalla classifica.

Le nuove sanzioni della FIA: nella Formula 1 gli importi delle multe vanno quadruplicati

Nel rally, che è al livello di importanza inferiore alla Formula 1 nella gerarchia, le multe sono ridotte di un quarto e vanno quindi da 10 a 30mila euro (ma i rallisti guadagnano molto meno dei piloti di Formula 1).

L’International sporting code della FIA valuta come violazione delle regole «il generale uso di un linguaggio (scritto o verbale), di gesti e/o segni che siano offensivi, ingiuriosi, volgari, maleducati o violenti e che possano ragionevolmente essere percepiti come volgari e maleducati, o che causino offesa e umiliazione». Non esiste un vero discrimine tra le parole volgari in sé e le offese rivolte a qualcuno, e le regole sono scritte in modo abbastanza vago da poter avere un’ampia applicazione. Non è ancora chiaro se riguarderanno anche le comunicazioni che i piloti hanno via radio con i loro team durante le gare: per ora tra le regole non c’è un divieto esplicito per queste circostanze.