Si è dimessa la consigliera di Treviglio che aveva detto che la gravidanza dovrebbe indurre una consigliera comunale alle dimissioni

Una foto della consigliera di Fratelli d'Italia Silvia Colombo pubblicata sui suoi canali social (via ANSA)
Una foto della consigliera di Fratelli d'Italia Silvia Colombo pubblicata sui suoi canali social (via ANSA)

Si è dimessa Silvia Colombo, una consigliera comunale di Treviglio, in provincia di Bergamo, che era stata molto criticata per un discorso che aveva fatto durante un voto in consiglio comunale lo scorso 25 febbraio. Si discuteva una mozione che avrebbe dato alle consigliere in gravidanza e ai neogenitori (sia uomini che donne) la possibilità di collegarsi da remoto alle riunioni, e Colombo si era opposta sostenendo che la nascita di un figlio e altre circostanze della vita, come una malattia, dovrebbero spingere una consigliera o un consigliere comunale alle dimissioni. Aveva detto di considerarla una forma di rispetto per gli elettori e che servirebbe a «lasciare posto a chi ha la possibilità di dedicarsi pienamente» alle attività comunali.

Colombo era consigliera e capogruppo di Fratelli d’Italia, e insieme al resto della maggioranza di destra in consiglio (il sindaco è il leghista Juri Imeri) ha bocciato la mozione. Era stata proposta dalla capogruppo del Partito Democratico Matilde Tura e prevedeva nello specifico la possibilità di lavorare da remoto per le donne oltre il settimo mese di gravidanza e per quelle con una gravidanza a rischio, oltre che per i neogenitori per un certo periodo.

Fratelli d’Italia – che è anche il partito della presidente del Consiglio Giorgia Meloni – aveva ufficialmente preso le distanze dalle opinioni di Silvia Colombo dicendo che «non rappresentano la linea del partito». Nel dare le dimissioni, a proposito della posizione del suo partito Colombo ha detto: «Io non ci sto in un partito che ha affrontato questa bufera mediatica con troppa leggerezza e senza approfondire il discorso». Per ora però non è uscita da Fratelli d’Italia.