Il partecipatissimo funerale di Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah
Si è svolto in uno stadio di Beirut da 55mila posti, e a un certo punto sono passati dei jet militari israeliani a bassa quota: le foto

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Domenica decine di migliaia di persone hanno partecipato al funerale di Hassan Nasrallah, il leader del gruppo politico e militare libanese Hezbollah ucciso da Israele a settembre del 2024. La cerimonia si è svolta a Beirut, la capitale del Libano, e per l’enorme quantità di persone attese è stata scelta come sede lo stadio Camille Chamoun, che ha 55mila posti. Era pieno di bandiere di Hezbollah (che in arabo significa “il partito di Dio”), e di immagini di Nasrallah.
Nasrallah venne ucciso a 64 anni in un bombardamento a Beirut: guidava il gruppo dal 1992, anno in cui Israele uccise il precedente leader, Abbas al Musawi, in un attacco aereo nel sud del Libano. Circa una settimana dopo Israele uccise anche il successore e cugino di Nasrallah, Hashem Safieddine. I funerali allo stadio erano anche per lui. L’attuale leader di Hezbollah Naim Qassem non era presente, è stato trasmesso un suo messaggio.
– Leggi anche: Chi era Hassan Nasrallah
Alla cerimonia era presente il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi (l’Iran sostiene e finanzia Hezbollah), una delegazione irachena di politici sciiti e un’altra degli Houthi, milizia sciita dello Yemen.
Mentre i funerali erano in corso alcuni jet militari israeliani hanno sorvolato a bassa quota la zona dello stadio, generando un forte rumore e causando urla tra la folla contro Israele. Prima e durante la cerimonia, aerei israeliani hanno anche bombardato il sud e l’est del Libano. Successivamente il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha scritto su X (Twitter) che gli aerei avevano un significato preciso: «Chiunque decide di distruggere Israele e lo attacca sancisce la propria fine. Voi continuerete a specializzarvi in funerali, noi in vittorie».
Un funerale così imponente e partecipato serviva anche a Hezbollah per tentare di mostrarsi forte, dopo essere stato molto indebolito da Israele e dopo la fine del regime siriano di Bashar al Assad, con cui aveva rapporti proficui. In realtà Hezbollah non è mai stato in difficoltà come oggi.

















