Trump ha licenziato il generale capo di stato maggiore e altri cinque comandanti delle forze armate

Con una decisione senza molti precedenti nella storia degli Stati Uniti, l’amministrazione del presidente Donald Trump venerdì sera ha licenziato il generale capo di stato maggiore Charles Brown Jr. e altri cinque generali a capo di Esercito, Marina e Aeronautica o dei loro settori legali. I capi più alti in grado delle forze armate normalmente mantengono i loro incarichi anche al cambio di presidenza, ma Trump aveva già lasciato intendere di voler scegliere nuovi capi militari, a lui più politicamente vicini.
Brown è un ex pilota di jet e un generale cosiddetto “a quattro stelle”, il grado più alto raggiungibile nella gerarchia dell’Esercito: era stato anche il secondo afroamericano a occupare il ruolo di capo di stato maggiore. Sarà sostituito da Dan Caine, un generale dell’Aeronautica non molto noto, che Trump aveva conosciuto in Iraq sei anni fa, durante il suo primo mandato. La scelta è inusuale perché Caine era in pensione, dopo una carriera chiusa come tenente generale (o generale “a tre stelle”), un livello più basso. Fra gli altri comandanti rimossi c’è anche l’ammiraglia Lisa Franchetti, prima donna a guidare la Marina. Pete Hegseth, discusso segretario alla Difesa, nel suo recente passato da commentatore televisivo aveva criticato sia Brown, che considerava troppo concentrato sui programmi di inclusione, diversità e rispetto dell’uguaglianza, che Franchetti, accusata di essere stata scelta solo in quanto donna.

Il generale Dan Caine (a destra) a Mosul, in Iraq, nel 2018 (SPC Keisha Brown/U.S. Army via AP)


