Tre persone sono indagate per il crollo nel cantiere di un supermercato a Firenze in cui morirono cinque lavoratori

Il cantiere dove nel febbraio del 2024 un crollo ha ucciso cinque operai (
Il cantiere dove nel febbraio del 2024 un crollo ha ucciso cinque operai (ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI)

Tre persone sono indagate per il crollo avvenuto nel febbraio del 2024 nel cantiere di un supermercato Esselunga, a Firenze, in cui morirono cinque lavoratori. Dopo l’incidente la procura di Firenze aveva aperto un’indagine contro ignoti per omicidio colposo plurimo e crollo colposo. Mercoledì sono state perquisite le case e gli uffici delle tre persone indagate: due professionisti che avevano lavorato al progetto del cantiere e il titolare di un’azienda edile abruzzese, a cui era stata appaltata una parte dei lavori. Diverse sedi dell’azienda sono state poste sotto sequestro.

L’incidente avvenne per il crollo di una grande trave di cemento armato, che travolse due solai sottostanti dove si trovavano gli operai. Secondo la procura il crollo sarebbe stato determinato da errori di calcolo nella progettazione dei prefabbricati (la trave e il dente su cui era poggiata) e da lavori fatti eseguire frettolosamente. Secondo la ricostruzione della procura sarebbe stato il dente a cedere, e inoltre l’armatura della trave non avrebbe contenuto abbastanza ferro da reggere i carichi a cui era soggetta. Sempre secondo le indagini, gli operai non avrebbero saputo che gli elementi prefabbricati erano in una posizione diversa rispetto a quanto era stato loro comunicato. I due professionisti indagati sono il tecnico che aveva progettato la trave e quello fiorentino che aveva approvato il progetto.

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