In pochi giorni migliaia di persone hanno lasciato Santorini, dove ci si prepara a un possibile terremoto

Da domenica migliaia di persone sono andate via dall’isola greca Santorini, dove fra venerdì e martedì ci sono state centinaia di scosse sismiche sottomarine. Finora non ci sono stati danni sull’isola, ma molti turisti e persone che lavorano lì hanno deciso comunque di andarsene, preoccupate che possa esserci un terremoto più forte.
Circa seimila persone hanno lasciato Santorini in traghetto negli ultimi tre giorni, secondo quanto detto dal presidente dell’Associazione greca delle imprese di trasporto marittimo per passeggeri, Dionysis Theodoratos, al giornale greco Kathīmerinī. Altre 2.500 circa hanno preso un aereo per Atene, la capitale della Grecia. Per BBC e Reuters tra loro ci sono anche centinaia di residenti, ma il sindaco di Santorini, Nikos Zorzos, ha detto comunque che la maggior parte degli abitanti si trova ancora sull’isola.
Il governo greco e l’amministrazione locale dell’isola hanno comunque preso una serie di misure precauzionali, che prevedono tra le altre cose la chiusura delle scuole per tutta la settimana e l’allestimento di aree per accogliere le persone in caso di evacuazione. Martedì Zorzos ha detto che l’isola è pronta ad affrontare un’attività sismica che «potrebbe durare molte settimane». L’isola si trova in una zona vulcanica e sismica, in cui i terremoti sono piuttosto frequenti. Secondo gli ultimi dati dell’Istituto di Geodinamica dell’Osservatorio nazionale di Atene, da domenica sono state registrate circa 550 scosse nella zona marina tra le isole di Santorini, Amorgos e Ios. La scossa più forte finora è stata di magnitudo 5.
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