L’ex capo dell’antidroga boliviana è stato estradato negli Stati Uniti, dove è accusato di traffico internazionale di droga

Giovedì Maximiliano Dávila, ex capo dell’unità antidroga della polizia boliviana, è stato estradato negli Stati Uniti, dove affronterà un processo con accuse di traffico internazionale di droga. Dávila è stato a capo dell’unità antidroga durante l’amministrazione di Evo Morales (che fu presidente dal 2006 al 2019, quando fu accusato di brogli elettorali e costretto a fuggire dal paese).
Il processo si svolgerà a New York: Dávila è accusato di aver facilitato la spedizione di carichi di cocaina verso gli Stati Uniti, utilizzando il proprio ruolo per garantire protezione legale a quelle stesse spedizioni. Dávila è accusato anche di associazione a delinquere per l’utilizzo e la detenzione di armi, mitragliatrici nello specifico, utilizzate durante l’importazione illegale di cocaina nel territorio statunitense. Dávila è stato portato negli Stati Uniti su un jet inviato appositamente in Bolivia per la sua estradizione, approvata il mese scorso dalla Corte Suprema boliviana.