Nello stato tedesco della Turingia si è formato un governo senza l’estrema destra di AfD, che aveva vinto le elezioni a settembre

Il nuovo presidente del governo regionale, Mario Voigt, interviene nel parlamento della Turingia, il 12 dicembre
Il nuovo presidente del governo regionale, Mario Voigt, interviene nel parlamento della Turingia, il 12 dicembre (Bodo Schackow/dpa)

Giovedì il parlamento statale della Turingia, nella Germania orientale, ha eletto come governatore Mario Voigt, il leader locale dei Cristiano-Democratici (CDU) di centrodestra. Alle elezioni statali dello scorso settembre la CDU era arrivata seconda dietro al partito di estrema destra Alternative für Deutschland (AfD): AfD avrebbe voluto esprimere il governo statale, ma non aveva alleati. Della maggioranza che sostiene Voigt fanno parte i Socialdemocratici (SPD), cioè il partito del cancelliere Olaf Scholz, e il partito populista di Sahra Wagenknecht (BSW). Questi tre partiti, insieme, hanno 44 seggi su 88: uno meno della maggioranza. Per la nomina di Voigt sono stati decisivi alcuni voti del partito di sinistra Linke che esprimeva il governatore uscente, Bodo Ramelow. Linke potrebbe offrire un qualche tipo di appoggio esterno nel corso del mandato.

Venerdì Voigt presenterà la composizione della sua amministrazione. Nell’altro stato in cui si era votato a settembre, la Sassonia, la CDU si è accordata con la SPD per formare un governo di minoranza: lunedì prossimo la SPD comunicherà l’esito della votazione interna sull’accordo di coalizione e mercoledì ci sarà la votazione sul governatore nel parlamento statale. A CDU e SPD, però, mancano una decina di voti per riuscire a eleggerlo. A settembre si era votato anche in Brandeburgo, dove lo scorso mercoledì il parlamento ha confermato come governatore Dietmar Woidke della SPD, con il sostegno del partito di Wagenknecht.

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