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  • Giovedì 12 dicembre 2024

Le cose da sapere sullo sciopero di venerdì 13 dicembre

Alla fine durerà 24 ore, nonostante il tentativo di Salvini di ridurlo a 4

La stazione Termini di Roma durante uno sciopero (ANSA/FABIO FRUSTACI)
La stazione Termini di Roma durante uno sciopero (ANSA/FABIO FRUSTACI)
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Venerdì 13 è previsto uno sciopero nazionale generale, indetto dai sindacati di base USB, USB Lavoro Privato e Fisi. Nel caso del trasporto ferroviario lo sciopero è iniziato alle 21 di giovedì e si concluderà alle 21 di venerdì. Lo sciopero riguarda i lavoratori di quasi tutti i settori, fra cui gran parte del trasporto pubblico, la scuola e la sanità. Sono comunque previste fasce di garanzia in cui i servizi dovranno svolgersi regolarmente: gli orari però variano da città a città. L’effettiva entità delle interruzioni dipenderà comunque da quanti lavoratori decideranno di aderire allo sciopero.

Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, aveva ordinato di limitare lo sciopero dei mezzi a sole 4 ore, ma il tribunale amministrativo regionale (TAR) del Lazio ha annullato l’ordinanza del ministero, non rilevando violazioni ai diritti dei cittadini causate dallo sciopero. Lo sciopero quindi potrà effettivamente svolgersi come era stato inizialmente previsto. Coinvolgerà i treni (sia i regionali che quelli a lunga percorrenza e ad alta velocità), i trasporti pubblici locali (come tram e autobus) e marittimi e anche i servizi di noleggio auto con conducente. Non riguarderà però i lavoratori del settore aereo, che sciopereranno domenica 15 dicembre.

I lavoratori delle ferrovie hanno iniziato a scioperare alle 21 di giovedì, e l’interruzione del lavoro proseguirà fino alle 21 di venerdì. Trenitalia ha fatto sapere che saranno in vigore le fasce di garanzia, cioè in cui il servizio funzionerà, abitualmente previste nelle giornate lavorative: per i treni regionali le corse dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21, mentre per quelli a lunga percorrenza l’elenco è consultabile qui.

Per i treni di Trenitalia è possibile chiedere il rimborso delle corse cancellate a causa dello sciopero tramite un apposito modulo online: è compilabile fino all’ora di partenza di treni ad alta velocità e intercity, mentre va fatto entro la mezzanotte del giorno precedente allo sciopero per i regionali (quindi non è più possibile farlo). Altrimenti è possibile riprogrammare il viaggio in un altro momento.

Per il trasporto locale le fasce di garanzia varieranno di città in città: solitamente le aziende del trasporto locale pubblicano sui propri siti le indicazioni necessarie. A Milano per esempio le linee di ATM potrebbero subire interruzioni venerdì fra le 8:45 e le 15, e poi dalle 18 alla fine del servizio (quindi il servizio è garantito fino alle 8:45 di mattina, e poi nel pomeriggio fra le 15 e le 18). A Roma e nel Lazio i mezzi dell’ATAC e gli autobus regionali dell’azienda Cotral saranno coinvolti nello sciopero fra le 8:30 e le 17 e poi dalle 20 fino alla fine del servizio. A Napoli le linee di superficie potrebbero interrompersi fra le 8:30 e le 17 e dopo le 20, mentre le funicolari e le metro fra le 9 e le 17 e di nuovo dopo le 20. La Circumvesuviana invece potrebbe fermarsi fra le 8:30 e le 16:30 e poi dopo le 19:30.

A scioperare saranno anche i tassisti e i guidatori di auto dei servizi di noleggio con conducente (NCC). Anche l’azienda Uber, che gestisce una piattaforma online per questi tipi di servizi, ha fatto sapere che aderirà allo sciopero.

Per quanto riguarda le altre categorie di lavoratori, lo sciopero dei vigili del fuoco sarà limitato solo a 4 ore, dalle 9 alle 13. Sciopereranno fra gli altri anche gli impiegati delle scuole, delle aziende elettriche e del gas, i metalmeccanici e della sanità, pubblica e privata. Nel caso della sanità sono comunque garantiti alcuni servizi essenziali: quelli di pronto soccorso e di urgenza, l’assistenza domiciliare, la vigilanza veterinaria. È garantita anche l’attività di protezione civile.

Venerdì e sabato sono anche programmate due grosse manifestazioni a Roma: la prima coinvolgerà studenti e personale scolastico e universitario, mentre la seconda, che si prevede sarà più partecipata, coinvolgerà vari partiti, associazioni e centri sociali, contrari al disegno di legge sulla sicurezza voluto dal governo.