Il bombardamento di Israele nel centro di Beirut

Giovedì sera Israele ha bombardato due edifici nei quartieri residenziali di Nweiri e Basta, nel centro di Beirut, la capitale del Libano, che non erano stati bombardati nelle settimane precedenti. Il ministero della Salute libanese ha detto che sono state uccise almeno 22 persone e che ci sono almeno 117 feriti. Il luogo dell’attacco è stato riferito dall’agenzia di stampa statale libanese, che ha anche detto che il bombardamento ha fatto collassare un intero edificio residenziale.

Secondo una fonte rimasta anonima che ha parlato con l’agenzia di stampa francese AFP, il bombardamento avrebbe avuto come obiettivo un membro del gruppo politico e militare libanese Hezbollah che frequentava gli edifici attaccati. Alcuni giornali libanesi, citando fonti anonime appartenenti alle forze di sicurezza, hanno detto che si trattava di Wafiq Safa, importante funzionario di Hezbollah vicino all’ex leader dell’organizzazione Hassan Nasrallah, ucciso da un bombardamento israeliano circa due settimane fa. Secondo le fonti però Safa sarebbe sopravvissuto. Né l’esercito israeliano né Hezbollah hanno commentato l’accaduto.

Sono circolate immagini di colonne di fumo e incendi nel centro di Beirut, e il bilancio dei morti potrebbe aumentare dato che l’area è densamente popolata. L’esercito israeliano non aveva avvertito dell’arrivo dell’attacco, cosa che invece spesso accade.

Da fine settembre Israele ha bombardato più volte varie zone di Beirut: gli attacchi aerei sono concentrati nella periferia sud della città, soprattutto nel quartiere Dahieh, dove Hezbollah ha una forte presenza. Negli scorsi giorni però i bombardamenti avevano già colpito due volte delle zone più centrali della città, in particolare il quartiere di Bachoura, subito a nord di Basta.