Il principale leader dell’opposizione in eSwatini è in gravi condizioni dopo essere stato avvelenato
Martedì Mlungisi Makhanya, il principale leader dell’opposizione dell’eSwatini, un piccolo paese in Africa Meridionale, è stato avvelenato: è ricoverato in condizioni gravi ma non dovrebbe essere in pericolo di vita. Secondo i suoi sostenitori l’avvelenamento sarebbe stato un tentativo di assassinio organizzato dal governo del paese, che però ha negato qualsiasi coinvolgimento. Makhanya si trova in un ospedale di Pretoria, in Sudafrica, dove vive da due anni dopo che la sua casa in eSwatini era stata incendiata, in un attacco che secondo i suoi sostenitori era stato organizzato dal governo.
Lo stato di eSwatini (conosciuto fino a sei anni fa come Swaziland) è l’ultima monarchia assoluta in Africa, e il re Mswati III, in carica dal 1986, ha quindi il totale controllo della politica del paese. I partiti teoricamente sono legali, ma non possono partecipare alle elezioni, e i candidati devono presentarsi come indipendenti. Makhanya, che ha 46 anni, guida il Movimento Democratico Unito del Popolo (Pudemo), un partito che è stato bandito come organizzazione terroristica.
– Leggi anche: Le inutili elezioni nell’ultima monarchia assoluta dell’Africa