Almeno 18 persone sono state uccise in Siria in un attacco contro siti militari attribuito a Israele

Un aereo F-16 israeliano (AP Photo/Ohad Zwigenberg)
Un aereo F-16 israeliano (AP Photo/Ohad Zwigenberg)

Domenica sera un bombardamento attribuito a Israele ha colpito diverse località attorno alla città di Masyaf, vicino alla costa mediterranea della Siria. Secondo l’agenzia di notizie siriana Sana l’attacco missilistico è stato compiuto da Israele intorno alle 23:20 di domenica (le 22:20 italiane) e ha ucciso almeno 18 persone, ferendone 37 di cui alcune in modo grave. Il bombardamento ha colpito obiettivi militari. Come quasi sempre in questi casi, l’esercito israeliano non ha rivendicato l’attacco: ha ribadito che non commenta le notizie di media stranieri, la formula che usa in queste occasioni. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani (SOHR), organizzazione internazionale britannica che si occupa da anni di Siria, il numero di persone uccise sarebbe più alto: almeno 25.

Tra gli obiettivi colpiti – stando a fonti d’intelligence dell’agenzia Reuters e secondo il SOHR – ci sarebbe un centro militare di ricerca per la produzione di armi chimiche (cosa che il regime siriano nega di fare) che avrebbe ospitato anche personale iraniano. Secondo il SOHR, le forze armate israeliane hanno attaccato obiettivi in Siria almeno 64 volte dall’inizio dell’invasione della Striscia di Gaza, uccidendo 205 militari – tra i quali 38 del gruppo paramilitare libanese Hezbollah e 24 soldati delle Guardie rivoluzionarie, il più importante corpo d’armata dell’Iran – e 24 civili.