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  • Mercoledì 22 maggio 2024

Nel Regno Unito si voterà il 4 luglio

In anticipo rispetto a quanto ci si aspettava: lo ha annunciato il primo ministro Rishi Sunak dopo alcune buone notizie sull’economia, probabilmente per massimizzare il consenso per il Partito Conservatore

Il primo ministro britannico Rishi Sunak sotto la pioggia in Downing Street, a Londra, il 22 maggio 2024
Il primo ministro britannico Rishi Sunak sotto la pioggia in Downing Street, a Londra, il 22 maggio 2024 (Peter Nicholls/Getty Images)
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Mercoledì pomeriggio, con un annuncio inaspettato, il primo ministro del Regno Unito Rishi Sunak ha detto che le prossime elezioni politiche si terranno il 4 luglio, in anticipo rispetto al previsto.

Sunak è il leader del Partito Conservatore, al governo del Regno Unito da circa 14 anni. L’attuale legislatura è nel suo ultimo anno e per legge le elezioni avrebbero dovuto tenersi entro il 28 gennaio 2025. Sunak le ha indette nella prima parte dell’estate, probabilmente per sfruttare i recenti dati positivi sull’economia per massimizzare il consenso per il suo partito, in crisi da tempo.

Sunak infatti ha comunicato la data delle elezioni dopo aver dato alcune buone notizie sulla situazione economica del paese, una novità dopo anni in cui l’aumento dell’inflazione e del costo della vita hanno provocato un generale malcontento nei confronti del governo. Lo scorso febbraio il PIL britannico era calato per il secondo trimestre di fila, avviando formalmente una recessione tecnica, cioè una condizione di certificata difficoltà economica.

Sunak ha detto che l’economia sta migliorando e che l’inflazione è infine tornata sotto controllo. Secondo le ipotesi di deputati conservatori ascoltati dal Guardian e dall’agenzia di stampa Reuters, il primo ministro avrebbe deciso di indire subito le nuove elezioni non prevedendo ulteriori miglioramenti dell’economia prima dell’autunno, quando in precedenza si pensava che sarebbero state annunciate.

Anticipare la data delle elezioni permetterà inoltre a Sunak e al suo governo di concludere la legislatura prima dell’entrata in vigore della contestata legge sul trasferimento dei richiedenti asilo in Ruanda, molto criticata e discussa per le potenziali violazioni dei diritti umani che comporterà. La legge era stata approvata a fine aprile dopo mesi di ostruzionismo da parte della Camera, e ci sono molti dubbi sul fatto che il governo riesca effettivamente a inviare i migranti in Ruanda, come sostiene di voler fare.

Ci si aspetta che alle prossime elezioni stravinca il Partito Laburista, guidato da Keir Starmer, che nei sondaggi realizzati finora ha circa 20 punti di vantaggio sul Partito Conservatore.