«Anche gli uomini devono cambiare il comportamento degli uomini»

Lo ha detto il primo ministro dell'Australia Anthony Albanese durante una grande manifestazione contro la violenza sulle donne e i femminicidi

Donne e altre persone in un affollato corteo di protesta in Australia
Manifestazione contro la violenza sulle donne a Sydney, in Australia, il 27 aprile 2024; sul cartello al centro si legge «Educate i vostri figli maschi» (Lisa Maree Williams/Getty Images)

Sabato e domenica in Australia ci sono state grandi manifestazioni contro la violenza sulle donne e i femminicidi, a cui hanno preso parte migliaia di persone in tutte le più grandi città del paese. Le proteste sono state suscitate dall’uccisione di sei persone, tra cui cinque donne, in un centro commerciale di Sydney il 13 aprile: la polizia sospetta che l’autore dell’attacco, un uomo con problemi di salute mentale, avesse un movente misogino perché delle 17 persone che ha accoltellato 14 erano donne. L’altro caso che ha contribuito a far discutere di violenza sulle donne è ancora più recente: venerdì una donna di 30 anni è stata trovata morta nella sua casa di Perth e un uomo è indagato per il suo omicidio.

Il primo ministro Anthony Albanese ha partecipato alla manifestazione organizzata a Canberra, la capitale del paese. Parlando di fronte ai manifestanti Albanese ha detto che il governo deve intervenire per risolvere il problema della violenza contro le donne e non solo:

«Dobbiamo cambiare cultura, cambiare mentalità, cambiare il sistema legale e l’approccio dei governi. Dobbiamo assicurarci che non sia compito solo delle donne, sono anche gli uomini che devono cambiare il comportamento degli uomini».

Nei primi 119 giorni del 2024 in Australia sono state uccise 27 donne, secondo i dati raccolti dal gruppo femminista Destroy the Joint. Parte dei manifestanti ha chiesto ad Albanese di dichiarare un’emergenza nazionale per i femminicidi, ma il primo ministro ha detto che non sarebbe uno strumento adeguato perché si usa per alluvioni e incendi boschivi, allo scopo di stanziare molti fondi pubblici per un breve periodo di tempo: «Non si tratta di uno o due mesi, dobbiamo affrontare la questione in maniera seria, settimana dopo settimana, mese dopo mese, anno dopo anno». Le sue parole sono state accolte con un misto di grida di incoraggiamento e di critica.

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