La popolazione serba del nord del Kosovo ha boicottato i referendum su quattro sindaci che aveva chiesto con una petizione

Un seggio elettorale vuoto, fatta eccezione per due scrutatori
Un seggio a Mitrovica, in Kosovo, il 21 aprile 2024 (AP Photo/Visar Kryeziu)

La popolazione serba di quattro comuni del nord del Kosovo – Zubin Potok, Severna Mitrovica (Mitrovica Nord), Zvecan e Leposavic – ha boicottato i referendum per decidere se revocare la nomina dei sindaci locali che essa stessa aveva richiesto attraverso una petizione organizzata a gennaio. I seggi per votare hanno aperto alle 7 di domenica e a mezzogiorno erano andate a votare meno di 100 persone di etnia serba, su un totale di circa 46mila aventi diritto. I seggi sarebbero dovuti rimanere aperti fino alle 19, ma la commissione elettorale kosovara era già giunta alla conclusione che non sarebbe stato raggiunto il quorum del 50 per cento previsto dalla legge.

Il Kosovo è un paese con meno di 2 milioni di abitanti che si è dichiarato indipendente dalla Serbia nel 2008, e la sua popolazione è prevalentemente di etnia albanese. I quattro comuni in cui erano aperti i seggi elettorali sono abitati a grande maggioranza da serbi e costituiscono la parte del Kosovo in cui si concentra la maggior parte della popolazione serba del paese. I sindaci oggetto del referendum tuttavia sono kosovari albanesi, perché anche quando erano stati eletti, nell’aprile del 2023, gli elettori serbi avevano boicottato il voto. All’epoca infatti protestavano contro il governo kosovaro che si rifiutava di concedere loro maggiori autonomie, come previsto da un accordo sui rapporti tra Serbia e Kosovo raggiunto con la mediazione dell’Unione europea. I quattro sindaci kosovari albanesi erano stati eletti con i voti di appena il 3,5 per cento degli aventi diritto.

Nei mesi successivi la popolazione di etnia serba, che non riconosceva l’autorità dei quattro sindaci, si era più volte scontrata con la polizia, fino all’uccisione di un poliziotto kosovaro nella città di Banjska.

A gennaio i serbi avevano partecipato in gran numero alla raccolta firme necessaria per organizzare il referendum in corso oggi, grazie all’iniziativa del principale partito serbo del nord del Kosovo, Lista Serba (Srpska Lista). All’inizio del mese tuttavia Lista Serba aveva annunciato che avrebbe boicottato il voto, forse per via della recente discussione sull’ingresso del Kosovo nel Consiglio d’Europa (la principale organizzazione di difesa dei diritti umani in Europa, che non c’entra nulla con l’Unione Europea), forse in generale per protestare contro le politiche del governo kosovaro. Il boicottaggio infatti rende del tutto inutile il referendum.