Gli Stati Uniti hanno messo il veto e bloccato la proposta di adesione della Palestina all’ONU

L'ambasciatore algerino Amar Bendjama al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, 18 aprile 2024 (AP Photo/Yuki Iwamura)
L'ambasciatore algerino Amar Bendjama al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, 18 aprile 2024 (AP Photo/Yuki Iwamura)

Gli Stati Uniti hanno esercitato il diritto di veto bloccando una risoluzione presentata al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite dall’Algeria che chiedeva l’adesione «a pieno titolo» della Palestina all’ONU. Il voto degli Stati Uniti è stato l’unico contrario alla proposta, che ha invece ottenuto 12 voti favorevoli: Russia, Cina, Francia, Giappone, Corea del Sud, Ecuador, Algeria, Malta, Slovenia, Sierra Leone, Mozambico e Guyana. Due delegazioni, quella svizzera e quella del Regno Unito, si sono astenute.

La Palestina, oggi, è uno stato osservatore non membro dell’ONU. Gli Stati Uniti sono uno dei cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza (gli altri sono Cina, Francia, Russia e Regno Unito) e quindi hanno il cosiddetto “diritto di veto”: possono cioè bloccare qualsiasi decisione. Per essere approvata una risoluzione del Consiglio di sicurezza ha bisogno di almeno nove voti a favore e nessun veto.

L’Autorità Palestinese ha criticato il veto degli Stati Uniti parlando di una «palese aggressione» che spingerà il Medio Oriente «sull’orlo dell’abisso»: «Questa politica aggressiva degli Stati Uniti nei confronti della Palestina, del suo popolo e dei suoi diritti legittimi rappresenta un palese attacco al diritto internazionale e un incoraggiamento alla continuazione della guerra genocida contro il nostro popolo che spinge ulteriormente la regione sull’orlo dell’abisso».

Nonostante il veto statunitense, il sostegno «schiacciante» dei membri del Consiglio «invia un messaggio molto chiaro: lo Stato di Palestina merita il suo posto» all’ONU, ha detto l’ambasciatore algerino Amar Bendjama, promettendo di ripresentare questa richiesta in un prossimo futuro.