La squadra di calcio della Roma ha trovato un accordo con la sua ex dipendente a cui era stato rubato un video di un rapporto sessuale

(Fabio Rossi/AS Roma/LaPresse)
(Fabio Rossi/AS Roma/LaPresse)

Secondo quanto riportato da vari giornali, tra cui Repubblica, la squadra di calcio della Roma avrebbe trovato un accordo economico con una sua ex dipendente che lo scorso novembre era stata licenziata a causa di uno scandalo legato a un video intimo che le era stato rubato e fatto circolare senza il suo consenso.

Repubblica scrive che è stato trovato un compromesso: la squadra darà alla donna una “buonuscita”, ossia una somma di denaro che un’azienda può decidere di dare a un dipendente quando interrompe un rapporto di lavoro, e lei in cambio non sporgerà denuncia per revenge porn, la pratica di diffondere immagini e video privati senza il consenso della persona interessata. L’importo della buonuscita non è stato reso pubblico, ma secondo Repubblica sarebbe «lauta», quindi molto ingente.

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A inizio ottobre un video che mostra un rapporto sessuale tra la donna in questione e il suo compagno, anche lui ex dipendente della Roma, aveva iniziato a circolare nella chat dei calciatori della Primavera della squadra. Il video era stato diffuso da un calciatore della Primavera che lo aveva visto circa due anni prima nell’archivio dello smartphone della donna e lo aveva inviato al proprio telefono, senza avere il consenso di lei. A inizio novembre i due dipendenti erano stati licenziati a causa di presunte «incompatibilità». La donna aveva poi chiesto alla squadra un risarcimento da 310mila euro per lei e il compagno, ma la richiesta era stata rifiutata.

La notizia era diventata pubblica a marzo, quando iniziarono a emergere anche altri dettagli sul contenuto del video. Alcune ricostruzioni sostengono che nel momento in cui era stato filmato la donna avrebbe lavorato per la Roma per conto di una società interinale, e nel video avrebbe chiesto al compagno di aiutarla a farsi assumere in modo diretto dalla società calcistica.

Secondo le informazioni attualmente disponibili, per il calciatore responsabile della diffusione del video non sono previste sanzioni.