Gli Stati Uniti hanno limitato gli spostamenti del personale diplomatico in Israele, dopo le recenti minacce di un attacco iraniano

palazzi sul lungo mare vicino a tel aviv
Bat Yam, nell'area urbana di Tel Aviv (Joe Raedle/Getty Images)

Gli Stati Uniti hanno annunciato limitazioni agli spostamenti del personale delle loro sedi diplomatiche in Israele e dei loro familiari: il motivo non è stato esplicitato, ma è molto probabile che riguardi il fatto che da qualche giorno ci si aspetta un imminente attacco dell’Iran contro obiettivi legati a Israele. Il personale non potrà uscire dalle aree urbane di Gerusalemme, di Tel Aviv e di Beer Sheva fino a nuovo ordine, per «un’abbondanza di cautela», ha detto l’ambasciata in un comunicato. L’ambasciata ha suggerito in generale ai cittadini statunitensi in Israele una maggiore attenzione alla propria sicurezza, dato che gli incidenti «avvengono spesso senza preavviso». Ha anche detto che nei prossimi giorni le limitazioni potrebbero essere estese, e potrebbero includere il divieto di frequentare aree ritenute particolarmente a rischio, come quella di Gerusalemme Est.

Negli ultimi giorni varie fonti, sia statunitensi sia iraniane, hanno detto ai media americani che un attacco dell’Iran contro Israele potrebbe essere imminente ed essere compiuto nelle prossime 24-48 ore. L’eventuale attacco sarebbe una risposta a un attacco israeliano all’ambasciata dell’Iran in Siria, avvenuto l’1 aprile, in cui era stato ucciso un importante generale iraniano e altre 12 persone.