Le autorità del Belgio hanno aperto un’indagine su presunte interferenze russe nel Parlamento Europeo

L'aula del Parlamento Europeo a Bruxelles (Mark Renders/Getty Images)
L'aula del Parlamento Europeo a Bruxelles (Mark Renders/Getty Images)

Il primo ministro del Belgio Alexander De Croo ha detto che le autorità del paese hanno aperto un’indagine su presunte interferenze russe nel Parlamento Europeo (la cui maggior parte dei lavori si svolge a Bruxelles, capitale del Belgio). Secondo quanto detto da De Croo l’indagine riguarderebbe una rete di propaganda russa, i cui membri avrebbero anche pagato alcuni parlamentari europei di vari paesi. L’obiettivo della rete di propaganda dietro i presunti pagamenti sarebbe favorire l’elezione di parlamentari filorussi alle elezioni europee in programma a giugno.

Gli europarlamentari devono attenersi a un codice etico e a norme sulla loro indipendenza piuttosto rigidie. A fine marzo le autorità del Belgio e della Repubblica Ceca avevano scoperto che un sito di news con sede in Repubblica Ceca, Voice of Europe, faceva parte di una rete di propaganda russa. Sul sito erano stati intervistati diversi parlamentari europei: secondo quanto detto da De Croo durante un’udienza parlamentare, alcuni di loro sarebbero stati pagati per diffondere disinformazione filorussa. Il sito è stato chiuso.

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