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  • Giovedì 4 aprile 2024

A Taiwan si cercano ancora decine di dispersi

Il terremoto più forte degli ultimi 25 anni ha ucciso almeno dieci persone e ne ha ferite oltre mille: alcune decine sono state soccorse da alcune cave, mentre altre sono ancora isolate a causa delle frane

Un edificio danneggiato dal terremoto dopo la demolizione a Hualien, Taiwan, 4 aprile
Un edificio danneggiato dal terremoto dopo la demolizione a Hualien, Taiwan, 4 aprile (Annabelle Chih/ Getty Images)

Nella parte orientale di Taiwan, nell’oceano Pacifico, stanno andando avanti le operazioni di soccorso in seguito al più forte terremoto registrato sull’isola negli ultimi 25 anni, che mercoledì ha ucciso almeno dieci persone e ne ha ferite oltre mille. Il terremoto ha fatto crollare o collassare parzialmente una cinquantina di edifici di Hualien, la città più grande vicina all’epicentro, e costretto centinaia di persone a lasciare le proprie case: al momento si continuano a cercare alcune decine di dispersi e a raggiungere centinaia di persone che sono rimaste bloccate in una zona montuosa poco fuori dalla città.

Il terremoto è avvenuto alle 7:58 locali (l’1:58 in Italia) e il suo epicentro è stato rilevato al largo della costa dell’isola, circa 18 chilometri a sud di Hualien. Secondo lo US Geological Survey (l’Istituto Geologico degli Stati Uniti), ha avuto una magnitudo 7.4, mentre secondo l’Agenzia meteorologica di Taiwan di 7.2 e per quella giapponese di 7.7. A ogni modo, è avvenuto in un momento in cui migliaia di persone stavano andando al lavoro o a scuola.

Il terremoto ha provocato frane e smottamenti, e ci sono state oltre 50 scosse successive di minore intensità. Il capo dell’Agenzia meteorologica di Taiwan, Wu Chien-fu, ha detto durante una conferenza stampa che nei prossimi quattro giorni potrebbero essercene di magnitudo fino a 7.

Centinaia di persone hanno passato la notte tra mercoledì e giovedì in tende o alloggi temporanei. Il sindaco di Hualien, Hsu Chen-Wei, ha detto che tutti gli edifici danneggiati in maniera grave sono stati evacuati e che le squadre di emergenza hanno cominciato a demolire quelli ritenuti irrecuperabili.

Nel frattempo le autorità locali hanno detto che sono state soccorse circa sessanta persone che erano rimaste intrappolate in una cava, a causa dei danni alle strade, mentre sei che lavoravano in un’altra cava sono state portate via con mezzi aerei. Al momento circa 650 persone rimangono isolate nell’area del parco nazionale di Taroko, a nord di Hualien. Sono molte di più rispetto al centinaio di persone disperse che era stato stimato inizialmente: dipende dal fatto che buona parte di queste abbia cominciato ad avere nuovamente campo telefonico solo un giorno e mezzo dopo il terremoto. Circa trenta dipendenti di un hotel risultano ancora dispersi nello stesso parco: sempre secondo le autorità taiwanesi, però, sono stati individuati grazie alle immagini riprese da alcuni droni e sembra che stiano bene.

Un palazzo parzialmente collassato a causa del terremoto a Hualien, Taiwan, 4 aprile

Un palazzo parzialmente collassato a causa del terremoto a Hualien, Taiwan, 4 aprile (Annabelle Chih/ Getty Images)

Hualien si trova in una zona prevalentemente montuosa, motivo per cui il terremoto ha causato diverse frane che hanno bloccato le strade e i tracciati ferroviari. Nella zona ci sono inoltre molti sentieri frequentati dagli escursionisti, e un’autostrada che attraversa le montagne con molte gallerie e tratti su scogliere a picco sul mare.

Il terremoto di mercoledì è stato il più grave per Taiwan da quello del 1999 nella contea di Nantou, nella parte centro-occidentale dell’isola, che uccise più di 2.400 persone e ne ferì più di 11mila. Al momento le autorità del paese stanno cercando di capire come mai non sia partita un’allerta terremoto in tutto il territorio.