La moglie, la suocera e i cognati del deputato Aboubakar Soumahoro andranno a processo

Uno degli immobili dove alloggiavano alcuni migranti, affidati alle cooperative gestite dai parenti di Aboubakar Soumahoro (ANSA/DAVID NICOLÓ)
Uno degli immobili dove alloggiavano alcuni migranti, affidati alle cooperative gestite dai parenti di Aboubakar Soumahoro (ANSA/DAVID NICOLÓ)

La giudice dell’udienza preliminare (gup) del tribunale di Latina ha rinviato a giudizio Liliane Murekatete, Marie Thérèse Mukamitsindo, Michel Rukundo e Aline Mutesi, rispettivamente moglie, suocera e cognati del deputato Aboubakar Soumahoro. Sono accusati di frode nelle pubbliche forniture, bancarotta fraudolenta patrimoniale e autoriciclaggio in un’inchiesta sulla gestione di un centro di accoglienza straordinaria (CAS) per richiedenti asilo e rifugiati, gestito dalla cooperativa Karibu. Il rinvio a giudizio viene deciso quando il gup ritiene che le prove della procura siano sufficienti a giustificare le accuse e che quindi sia il caso di passare alla fase del dibattimento: a quel punto la persona indagata diventa imputata e va a processo. Nel caso in questione il processo inizierà il prossimo 11 giugno.

L’inchiesta era stata avviata nel 2022 dopo alcune denunce per mancati pagamenti degli stipendi ai dipendenti di Karibu, e in generale per le cattive condizioni della struttura. Le indagini hanno poi coinvolto la gestione dei fondi pubblici ricevuti dalla cooperativa.

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Soumahoro, che è stato a lungo sindacalista e si è fatto conoscere per il suo impegno contro lo sfruttamento dei lavoratori agricoli, non è coinvolto nelle indagini. È stato però molto criticato, dato che le denunce riguardano suoi familiari e presunte violazioni dei diritti che lui ha sempre difeso. A gennaio il deputato uscì dal gruppo parlamentare Alleanza Verdi e Sinistra per entrare nel Gruppo Misto.