Alla Camera dei deputati è stata bocciata la mozione di sfiducia contro Daniela Santanchè

Il tabellone elettronico della Camera dei deputati con il voto finale sulla mozione di sfiducia alla ministra Daniela Santanchè. Roma, Giovedì, 4 aprile 2024
(Roberto Monaldo/ LaPresse)

Giovedì mattina alla Camera è stata bocciata la mozione di sfiducia nei confronti della ministra del Turismo Daniela Santanchè, con 213 voti contrari, 121 favorevoli e 3 astenuti. La mozione contro Santanchè era stata presentata dal Movimento 5 Stelle il 6 luglio del 2023 ed era stata sostenuta da tutti i principali partiti di opposizione, con l’eccezione di Italia Viva: chiedeva le sue dimissioni sulla base delle diverse vicende giudiziarie che la riguardano e che riguardano la sua attività di imprenditrice svolta prima di entrare al governo. La ministra, che al momento risulta indagata solo in due delle inchieste in corso, una per truffa ai danni dell’INPS e una per falso in bilancio, non era presente in aula.

Contestualmente alla mozione alla Camera, il Movimento 5 Stelle ne aveva depositata una analoga al Senato, che però venne discussa, votata e respinta il successivo 26 luglio. La settimana scorsa, quando si era saputo che Santanchè era indagata dalla procura di Milano anche per truffa aggravata, il capogruppo del M5S alla Camera Francesco Silvestri aveva recuperato la mozione rimasta sospesa, per aggiornarla e ripresentarla.

Mercoledì sera sempre alla Camera era stata bocciata la mozione di sfiducia nei confronti del vicepresidente del Consiglio e ministro dei Trasporti Matteo Salvini. La mozione riguardava i rapporti tra la Lega e il partito del presidente russo Vladimir Putin, Russia Unita, e alcune reiterate manifestazioni di vicinanza al regime di Putin espresse da Salvini, che secondo i proponenti getterebbero discredito sul governo italiano. In entrambi i casi la bocciatura era piuttosto prevedibile.

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