In Tagikistan sono state arrestate 9 persone sospettate di essere coinvolte nell’attentato a Mosca, dice Reuters

Le macerie del Crocus City Hall, incendiato durante l'attacco (Russian Emergency Ministry Press Service via AP)
Le macerie del Crocus City Hall, incendiato durante l'attacco (Russian Emergency Ministry Press Service via AP)

In Tagikistan sono state arrestate nove persone sospettate di essere coinvolte nell’attentato compiuto il 22 marzo al Crocus City Hall di Mosca, secondo quanto riferito da fonti nella sicurezza del paese sentite dall’agenzia di stampa statunitense Reuters. In Russia nei giorni successivi all’attacco sono state arrestate una decina di persone originarie del Tagikistan sospettate di essere coinvolte nell’attacco, fra cui le quattro persone che si ritiene abbiano eseguito l’attentato.

Gli arresti sono avvenuti nella città di Vahdat e le persone sono state portate nella capitale Dushanbe. Non è chiaro di cosa siano sospettate: le fonti sentite da Reuters non hanno fornito ulteriori dettagli sugli arresti. La notizia degli arresti era stata annunciata anche dall’agenzia di stampa statale russa RIA Novosti.

L’attacco è stato rivendicato dall’ISIS tramite la sua agenzia di stampa centrale al Amaq, ed è attribuito a un gruppo terroristico affiliato all’ISIS attivo in Asia centrale, l’ISIS-K (noto anche come ISKP, o Provincia del Khorasan dello Stato Islamico). In Russia però la reazione della polizia si è concentrata sulla comunità tagika che vive nel paese, che nelle ultime settimane è anche stata oggetto di violenze e campagne d’odio.