Alcuni attacchi con droni in due regioni russe al confine con l’Ucraina hanno ucciso due persone

Nelle prime ore di sabato diversi attacchi tramite droni in due regioni russe al confine con l’Ucraina hanno ucciso due persone a Belgorod e provocato un incendio in un’importante raffineria di petrolio a Samara. Il governatore della regione di Belgorod Vyacheslav Gladkov ha detto attraverso un canale Telegram che negli attacchi a un edificio residenziale, in cui è morta una delle due persone, altre sette sono state ferite.

Gli attacchi seguono di circa un giorno uno dei più grossi bombardamenti russi contro le infrastrutture energetiche ucraine in due anni di guerra: un attacco che aveva lasciato più di un milione di persone senza elettricità in varie regioni ucraine. Da diverse settimane l’Ucraina compie a sua volta attacchi alle infrastrutture energetiche russe, in particolare le raffinerie.

Il 17 marzo un attacco ucraino tramite droni aveva provocato un incendio in una raffineria di petrolio a Krasnodar, e prima ancora ce n’era stato un altro nella regione di Nizhny Novgorod ai danni di una raffineria gestita da Lukoil, la principale società petrolifera privata russa. La raffineria di petrolio attaccata a Samara è gestita dall’azienda petrolifera di Stato russa Rosneft ed è una delle più grandi della regione, con una capacità produttiva di sette milioni di tonnellate all’anno.