La moria di anguille in un canale a Catania

All'inizio del mese una sostanza inquinante dispersa nella zona industriale e di cui sono ancora ignote le origini ha ucciso molti pesci

Anguille morte e morenti in un canale inquinato di Catania, di cui si vede l'acqua in gran parte biancastra
Anguille morte e morenti in un canale inquinato di Catania nello screenshot di un video del primo marzo 2024 (Pagina Facebook "Inciviltà a Catania")
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Venerdì primo marzo l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (ARPA) della Sicilia era stata contattata per una moria di anguille e altri pesci in un canale di Catania in cui era stata dispersa una qualche sostanza inquinante di colore biancastro e maleodorante. Un video degli animali morti e delle acque del canale è poi stato condiviso sulla pagina Facebook “Inciviltà a Catania”. Ora l’ARPA sta svolgendo delle analisi sulla sostanza inquinante e sulla sua provenienza e la procura di Catania ha aperto un’indagine a sua volta. In un video realizzato dall’edizione siciliana di Repubblica, che sta seguendo il caso, si vedono i resti delle anguille morte ancora nel canale negli ultimi giorni.

Il corso d’acqua inquinato è il canale Pantano, che si trova nella zona industriale di Catania e deve il suo nome a quello del quartiere: Pantano d’Arci. L’Arci è un torrente che storicamente in questa zona a sud del centro di Catania creava una zona acquitrinosa. Il canale Pantano è collegato al torrente e scorre lungo la strada statale 114, tra la zona industriale e la Playa, la spiaggia di Catania.

L’ARPA, che ha prelevato dei campioni dell’acqua del canale, ha verificato che la fonte dell’inquinamento di inizio marzo proveniva da una condotta interrata vicina a una strada in cui si trovano varie strutture industriali. I tecnici dell’agenzia hanno osservato che l’acqua inquinata dal canale passava al torrente Arci e alla sua foce in mare.

Le anguille sono pesci molto particolari, che si riproducono nel mare dei Sargassi, in mezzo all’oceano Atlantico, e da lì raggiungono i fiumi europei. Per questo si trovano anche nei canali. Sono animali considerati a rischio d’estinzione perché minacciati sia dalla pesca che da numerose forme d’inquinamento oltre che dalle modifiche dei loro habitat dovute alle attività umane.

– Ascolta anche: “Le anguille sono in difficoltà (con Cesare Puzzi)”, una puntata di Tienimi Bordone

Il 2 marzo, cioè il giorno successivo ai primi prelievi di campioni, l’acqua del canale era tornata limpida, ma le indagini sono ancora in corso. Nel frattempo il consigliere comunale di Catania Graziano Bonaccorsi e Martina Ardizzone, deputata regionale, entrambi del Movimento 5 Stelle, hanno presentato un’interrogazione al Comune e all’assemblea regionale siciliana sul caso di inquinamento.