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  • Martedì 12 marzo 2024

Un collaboratore di Alexei Navalny è stato aggredito con un martello in Lituania

Leonid Volkov, che era stato uno dei principali avvocati del dissidente russo, è stato colpito fuori dalla sua casa a Vilnius

Leonid Volkov durante una conferenza stampa a Strasburgo (AP Photo/Jean-Francois Badias)
Leonid Volkov durante una conferenza stampa a Strasburgo (AP Photo/Jean-Francois Badias)
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Martedì sera Leonid Volkov, uno dei principali collaboratori del dissidente politico russo Alexei Navalny, è stato aggredito con un martello e con del gas lacrimogeno all’esterno della propria casa a Vilnius, in Lituania.

Secondo quanto riferito da Kira Yarmysh, ex portavoce di Navalny, Volkov era nella sua auto quando l’aggressore, non identificato, «ha rotto il finestrino, spruzzato gas lacrimogeno e iniziato a colpire Leonid Volkov con un martello». Volkov, che ha 43 anni, è stato brevemente ricoverato in ospedale dopo l’assalto, martedì. Il presidente lituano Gitanas Nausėda ha detto che «posso dire solo una cosa [al presidente russo Vladimir] Putin: qui nessuno ha paura di te». Al momento non si sa chi abbia compiuto l’aggressione, e le autorità lituane stanno investigando su quanto accaduto.

Dopo l’aggressione Volkov ha commentato l’aggressione in un video su Telegram, in cui ha detto di essere stato colpito almeno 15 volte a una gamba, e di aver rimediato un braccio spezzato. «Continueremo a lavorare e non ci arrenderemo», ha detto.

Volkov ha lasciato la Russia da alcuni anni per questioni di sicurezza, fino a un anno fa è stato presidente della Fondazione anticorruzione creata da Navalny ed è stato uno dei principali avvocati del dissidente morto un mese fa in una prigione siberiana.

L’aggressione è stata compiuta pochi giorni prima delle elezioni in Russia, che lo stesso Volkov aveva definito «un circo», per evidenziare come non abbiano alcun valore democratico. Vladimir Putin domina la politica russa da quasi 25 anni, ha trasformato il paese in una dittatura e alle prossime elezioni non ci saranno oppositori, o perché esclusi dalle elezioni o perché perseguitati, arrestati o uccisi dal regime. L’intelligence lituana ha detto che l’attacco è stato probabilmente organizzato dal governo russo per impedire all’opposizione di influenzare le elezioni.

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