Le accuse di plagio contro “The Holdovers”

Un autore sostiene che la sceneggiatura del film candidato agli Oscar sia completamente copiata da un suo lavoro, mai prodotto ma circolato molto a Hollywood nel 2013

Una scena di "The Holdovers"
(IMDb)
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Lo sceneggiatore britannico Simon Stephenson sostiene che la sceneggiatura del film The Holdovers – Lezioni di vita, candidato a cinque premi Oscar, fra cui miglior sceneggiatura originale, sia completamente plagiata da una sua sceneggiatura scritta nel 2013 ma mai utilizzata: lo ha raccontato un articolo pubblicato in esclusiva dalla rivista Variety sabato. Prima d’ora Stephenson non aveva mai parlato pubblicamente di questa accusa, ma ne aveva discusso ampiamente per email e al telefono con diversi esponenti del sindacato degli sceneggiatori di Hollywood, la Writers Guild of America (WGA). Variety dice di aver visto queste email e alla fine del suo articolo allega un documento di 33 pagine inviato da Stephenson alla WGA che dimostrerebbe come le due sceneggiature siano praticamente identiche.

The Holdovers, uscito a ottobre del 2023 negli Stati Uniti e a metà gennaio in Italia, è stato uno dei film più apprezzati degli ultimi mesi. È una commedia che racconta la storia di un insegnante, interpretato da Paul Giamatti, che nel 1970 deve rimanere nel collegio in cui lavora durante le vacanze di Natale per sorvegliare un gruppo di ragazzi che non sono tornati dalle loro famiglie per le feste. La trama si concentra in particolare sul rapporto che si sviluppa fra lui e un alunno quindicenne di nome Angus. Il film è stato ideato e diretto da Alexander Payne e la sceneggiatura è stata scritta da David Hemingson, che prima di questo film aveva lavorato solo per la televisione.

Negli ultimi mesi il film ha vinto diversi premi ed è stato candidato a cinque Oscar, fra cui anche quello per miglior film. Tuttavia secondo Stephenson, che ha lavorato tra le altre cose al film d’animazione della Pixar Luca (2021) e al musical Wonka (2023), la sceneggiatura di The Holdovers sarebbe completamente plagiata «riga per riga» da quella di Frisco, che lui ha scritto più di dieci anni fa ma che non è mai diventata un film.

Frisco racconta la storia di un pediatra che si deve occupare per qualche giorno di una sua paziente quindicenne. Stephenson ritiene che tutti i personaggi principali e molti di quelli secondari di The Holdovers assomiglino moltissimo a quelli della sua storia, anche caratterialmente. Sostiene che sia praticamente uguale anche la successione delle scene.

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Nel suo articolo Variety cita diversi passaggi delle e-mail che Stephenson ha mandato al sindacato degli sceneggiatori, specificando che lo sceneggiatore ha rifiutato di commentare la storia, ma ha confermato la loro autenticità. In una di queste, riferendosi a The Holdovers, Stephenson scrive:

«Posso dimostrare, al di là di ogni possibile dubbio, che l’intera sceneggiatura di un film con crediti WGA, attualmente in corsa per vincere l’Oscar per la miglior sceneggiatura, è stata copiata riga per riga da una mia sceneggiatura popolare non prodotta. Posso anche dimostrare che il regista del film in questione ha ricevuto e letto la mia sceneggiatura in due diverse occasioni prima che il film in questione entrasse in lavorazione. Per “interezza significativa” intendo letteralmente tutto: storia, personaggi, struttura, scene, dialoghi, tutto quanto. Alcune di queste cose sono davvero follemente sfacciate: molte delle scene più importanti sono effettivamente inalterate e rimangono persino visibilmente identiche nella disposizione sulla pagina».

Nel 2013 Frisco era stata una delle sceneggiature di cui si era più parlato a Hollywood, dato che era arrivata al terzo posto della Black List, un’indagine sulle migliori sceneggiature non ancora prodotte svolta ogni anno per volere del produttore cinematografico Franklin Leonard. Stephenson dice inoltre di poter provare che Payne, il regista di The Holdovers, abbia letto la sua sceneggiatura sia nel 2013 che nel 2019, poco prima che Payne contattasse Hemingson per proporgli di lavorare a un progetto. Variety sembra sostenere questa tesi citando una mail del 2013 in cui il fondatore della casa di produzione indipendente Verve Pictures diceva di aver pranzato con il produttore di Payne e di avergli mandato la sceneggiatura di Frisco. Non è chiaro se al tempo Payne l’avesse effettivamente letta.

Nel 2019 Payne era stato contattato da due produttrici di Netflix proprio con la proposta di realizzare un film su Frisco. In un’e-mail del 6 dicembre del 2019 citata sempre da Variety si diceva però che «Alexander [Payne] ha letto la sceneggiatura, ma dice che non è proprio quello che sta cercando».

Alexander Payne e lo sceneggiatore di The Holdovers, David Hemingson, non hanno voluto rispondere a una richiesta di commento da parte di Variety, ma hanno parlato della genesi del film in diverse interviste.

In un’intervista data al podcast The Rough Cut nel novembre del 2023, Payne diceva di aver preso l’idea dalla premessa di un film francese del 1935 che aveva visto più di dieci anni prima: aveva deciso di svilupparla attorno al 2019, dopo essersi imbattuto «in modo del tutto casuale» nell’episodio pilota di una serie televisiva ambientata in un collegio, scritto da Hemingson. Nel podcast Payne dice di aver quindi contattato Hemingson, che prima di allora non aveva mai scritto una sceneggiatura per il cinema, chiedendogli di lasciar perdere la serie televisiva e di sviluppare una storia simile per un suo film. Avevano «elaborato […] l’idea della storia insieme», racconta: Hemingson «mi mandava diverse versioni di quella che poteva essere la storia e io potevo dire di sì o di no, e poi l’abbiamo sviluppata insieme». Hemingson comunque è l’unica persona che ha i crediti della sceneggiatura.

Agli Oscar del 2024, che si terranno nella notte fra domenica 10 e lunedì 11 marzo, The Holdovers è considerato fra i papabili vincitori della categoria per la miglior sceneggiatura originale, anche se molti vedono come piuttosto scontata la vittoria del film francese Anatomia di una caduta. Le votazioni per assegnare gli Oscar si sono chiuse prima dell’uscita dell’articolo di Variety e quindi non possono essere state influenzate da questa storia.

Stando a quanto scrive Variety, il sindacato degli sceneggiatori avrebbe messo in contatto Stephenson con una dei loro avvocati, che però gli avrebbe detto che questo caso non era di competenza del sindacato e gli avrebbe suggerito di intentare un’azione legale.

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