Marco Marsilio ha vinto le elezioni in Abruzzo

Il presidente uscente sostenuto dalla destra ha ottenuto il 53,5 per cento, mentre il candidato del centrosinistra Luciano D'Amico il 46,5 per cento

(Roberto Monaldo / LaPresse)
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Il candidato della coalizione di destra Marco Marsilio ha vinto le elezioni regionali in Abruzzo, e si è quindi confermato presidente della regione per un secondo mandato consecutivo. Marsilio ha ottenuto il 53,5 per cento dei voti, mentre il candidato del centrosinistra Luciano D’Amico il 46,5 per cento. Nella notte tra domenica e lunedì, Marsilio ha commentato i risultati in un breve discorso tenuto nella sede del suo comitato elettorale, a Pescara: «Il popolo abruzzese ha scelto di conferirmi l’onore di guidare la regione per altri cinque anni», ha detto. «Esprimo il mio profondo ringraziamento per questo immenso privilegio». Marsilio è il primo governatore dell’Abruzzo a essere riconfermato per un secondo mandato da quando è stata introdotta l’elezione diretta del presidente, nel 1993.

Luciano D’Amico, ex rettore dell’Università di Teramo sostenuto da un’ampia coalizione di centrosinistra composta tra gli altri da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Azione e Italia Viva, si è congratulato con Marsilio lunedì mattina: in una conferenza stampa ha detto che il risultato «è stato chiarissimo» e che intende restare all’opposizione.

Il partito più votato è stato Fratelli d’Italia, con il 24,1 per cento dei voti, seguito dal Partito Democratico al 20,29 per cento. Nella coalizione di destra Forza Italia ha ottenuto circa il 13 per cento, quasi il doppio del risultato della Lega, che ha ottenuto il 7,6 per cento. Nel centrosinistra invece il Movimento 5 Stelle ha preso il 7 per cento.

L’affluenza definitiva è stata del 52,2 per cento, in calo di circa un punto percentuale rispetto al 53,1 per cento delle ultime elezioni regionali, nel 2019.

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Le regionali in Abruzzo erano diventate elezioni particolarmente importanti anche a livello nazionale: il voto è avvenuto due settimane dopo le regionali della Sardegna, in cui ha vinto la candidata di centrosinistra Alessandra Todde e che sono state raccontate con grande enfasi come un primo segnale di difficoltà per la coalizione di governo e la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. La vittoria della destra in Abruzzo consente a Meloni di smentire questa lettura e consolidare il proprio consenso in vista delle elezioni europee di inizio giugno. E ridimensiona le prospettive di successo attribuite nelle settimane scorse all’alleanza tra Partito Democratico e M5S.

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