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  • Giovedì 29 febbraio 2024

In Francia c’è un giornale satirico che viene pubblicato solo il 29 febbraio

Si chiama La Bougie du Sapeur ed è arrivato al numero 12: è fatto da una decina di amici che decidono le storie da raccontare scegliendole tra le notizie degli ultimi quattro anni

La prima pagina de La Bougie du Sapeur del 29 febbraio 2024 (foto Il Post)
La prima pagina de La Bougie du Sapeur del 29 febbraio 2024 (foto Il Post)
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Dal 1980 in Francia c’è un giornale che esce solo il 29 febbraio di ogni anno bisestile, e dunque ogni quattro anni: è unico nel suo genere, si chiama La Bougie du Sapeur, che significa “La candela dello zappatore”, ed è un periodico satirico. Da ieri, mercoledì 28 febbraio, il numero 12 è nelle edicole francesi.

Jean d’Indy, caporedattore di La Bougie du Sapeur dal numero 4 (e dunque dal 1992), ha spiegato che il giornale è nato nel 1980 grazie all’idea di un gruppo di amici «tutti appassionati di vecchi giornali» e di cui uno solo era giornalista all’agenzia di stampa AFP. Il primo numero era di otto pagine, in bianco e nero e aveva una tiratura di 10mila copie.

Il nome del giornale si riferisce a Sapeur Camember, un personaggio dei fumetti creato da Christophe, famoso fumettista francese morto nel 1945, le cui avventure furono pubblicate sul settimanale Le Petit Français illustré tra il 1890 e il 1896. Camember era un soldato un po’ sempliciotto e analfabeta in grado di riconoscere solo la lettera H e che faceva di continuo azioni assurde, come ad esempio quella di scavare una buca nella terra per riempirla con altra terra. Il compleanno di Camember era il 29 febbraio e nell’esercito era un sapeur, cioè uno “zappatore” con il compito di scavare trincee per bloccare l’avvicinamento del nemico oppure gallerie alla base delle fortificazioni per provocarne il crollo.

Jean d’Indy ha raccontato che «il giornale è pubblicato ancora oggi da alcuni amici», una decina, che sei mesi prima dell’uscita si incontrano in un bar e decidono le storie da raccontare scegliendole tra le notizie degli ultimi quattro anni. Composto oggi da una ventina di pagine, La Bougie du Sapeur è organizzata come un normale quotidiano, con sezioni di politica, economia, esteri, sport, arte e pettegolezzi sulle celebrità. I titoli contengono spesso giochi di parole, interviste vere e immaginarie, e commenti più o meno seri.

Jean d’Indy ha spiegato che il giornale non ha alcuna linea politica, ma solo «il gusto per l’assurdo»: «Cerchiamo di non essere cattivi. Di prendere in giro senza essere crudeli».

Il titolo dell’edizione del 2024 è “Diventeremo tutti intelligenti” e la storia principale parla di intelligenza artificiale. La seconda storia più importante, intitolata “Quel che gli uomini devono sapere prima di diventare donne”, racconta le «sfide» che devono affrontare gli uomini che desiderano effettuare una transizione di genere. Sulle pagine internazionali c’è un breve pezzo che ricorda ai francesi chi è stato il personaggio della politica britannica più “dimenticabile” degli ultimi tempi: Liz Truss, l’ex prima ministra che guidò il governo più breve nella storia del Regno Unito e che si dimise nell’ottobre del 2022, sei settimane dopo aver assunto l’incarico.

Nella sezione dello sport, la redazione raccomanda l’istituzione di un premio “Winston Churchill” per il primo atleta che sarà eliminato ai Giochi Olimpici che si terranno a Parigi fra luglio e agosto del 2024. Questo sulla base del fatto, spiega l’articolo, che quando a Churchill venne chiesto quale fosse il segreto della longevità, lui avrebbe risposto: «No sport, solo whisky e sigari».

La Bougie du Sapeur costa 4,90 euro, ha una tiratura di 200 mila copie (quattro anni fa ne ha vendute 120 mila) ed è distribuito anche in Belgio, Lussemburgo, Svizzera e nei territori francesi d’oltremare. Non ha un sito, ma solo una pagina Facebook per la promozione e parte del ricavato delle vendite sarà donata a un’associazione francese che si occupa di persone con autismo. Dalla creazione del giornale la grafica non è cambiata molto perché, secondo il caporedattore, i lettori si sono affezionati a quella iniziale. Il pubblico dei lettori, dice, è formato prevalentemente da collezionisti e da uno «zoccolo duro» di persone nate il 29 febbraio.