Il rapper Diddy (noto anche come Puff Daddy) è stato denunciato per violenza sessuale da un altro suo collaboratore

Sean Combs (Jemal Countess/Getty Images for Congressional Black Caucus Foundation)
Sean Combs (Jemal Countess/Getty Images for Congressional Black Caucus Foundation)

Martedì il produttore musicale Rodney “Lil Rod” Jones ha fatto causa per violenza sessuale a Sean Combs, celebre rapper, produttore discografico e dirigente musicale noto anche come Diddy o Puff Daddy, con cui aveva lavorato fra il settembre del 2022 e il novembre del 2023.

Jones ha accusato Combs di palpeggiamenti e contatti sessuali non richiesti, e ha detto anche di essere stato costretto da Combs a fare sesso con delle prostitute. Nei documenti dell’accusa si legge che in un’occasione durante un viaggio Jones si era svegliato e si era accorto di essere stato drogato, trovandosi «nudo, stordito e confuso a letto con due prostitute e il signor Combs». Secondo BBC News i documenti forniti al tribunale includerebbero anche varie foto di feste a casa di Combs in cui appaiono ragazze minorenni e prostitute a cui si presume venissero fornite droghe.

Quella di Jones è la quinta causa per violenza sessuale contro Combs. Lo scorso novembre Cassandra Ventura, cantante che in passato aveva lavorato per la società discografica di Combs e aveva avuto una relazione con lui tra il 2007 e il 2018, l’aveva accusato di stupro e ripetuti abusi fisici, che secondo le sue ricostruzioni sarebbero cominciati poco dopo il loro primo incontro nel 2005, quando lei aveva 19 anni. Dopo la denuncia di Ventura altre due persone avevano intentato cause legali per violenze e abusi sessuali contro Combs.

Gli avvocati del rapper, come già avvenuto nel caso di Ventura, hanno negato tutte le accuse. In questo ultimo caso hanno detto che si tratta di «pura finzione» e che hanno «prove schiaccianti e indiscutibili che le sue affermazioni siano complete bugie».