Il rapper Diddy (noto anche come Puff Daddy) è stato denunciato per stupro e violenze da una ex partner

(Jordan Strauss/Invision/AP, File)
(Jordan Strauss/Invision/AP, File)

Giovedì la cantante Cassie, il cui vero nome è Cassandra Ventura, ha fatto causa a Sean Combs, celebre rapper, produttore discografico e dirigente musicale noto anche come Diddy o Puff Daddy. Ventura, che in passato aveva lavorato per la società discografica di Combs e aveva avuto una relazione con lui tra il 2007 e il 2018, l’ha accusato di stupro e di ripetuti abusi fisici.

Secondo Ventura, gli abusi sarebbero cominciati poco dopo l’incontro tra i due, quando lei aveva 19 anni, nel 2005. Ventura dice che lui l’avrebbe ripetutamente picchiata, stuprata e costretta a fare sesso con vari prostituti uomini, filmando gli stupri, e che nel 2018, verso la fine della loro relazione, avrebbe anche fatto irruzione in casa sua per violentarla. «Dopo anni di silenzio e oscurità sono finalmente pronta a raccontare la mia storia e a parlare a nome mio e a beneficio di altre donne che affrontano violenza e abusi nelle loro relazioni», ha affermato Ventura in una nota. Nella causa si legge che Ventura non l’ha mai denunciato alla polizia mentre stavano insieme perché temeva che «avrebbe semplicemente dato a Combs un’altra scusa per farle del male».

Combs ha negato le accuse, definendole offensive e oltraggiose. Uno dei suoi avvocati ha detto che crede che l’obiettivo di Ventura sia di «offuscare la sua reputazione», e che negli ultimi mesi la donna avrebbe minacciato il suo cliente, chiedendogli ripetutamente 30 milioni di dollari e dicendo che altrimenti avrebbe scritto un libro sulla loro relazione. Uno degli avvocati di Ventura ha detto che le parti avevano parlato prima che la causa fosse depositata, e che Combs aveva offerto milioni di dollari a Ventura perché non lo denunciasse, ma che lei aveva rifiutato. Nella causa, Ventura ha chiesto un risarcimento non meglio specificato.