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  • Domenica 25 febbraio 2024

Le proteste degli studenti davanti al Viminale

Per chiedere le dimissioni del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, dopo le violente cariche della polizia ai cortei studenteschi pro Palestina a Firenze e Pisa

(ANSA/ANGELO CARCONI)
(ANSA/ANGELO CARCONI)
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Domenica sera a Roma davanti al Viminale, la sede del ministero dell’Interno, c’è stato un corteo di protesta a cui hanno partecipato soprattutto studenti, superiori e universitari, per esprimere il proprio dissenso nei confronti del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: è il primo atto di protesta dopo che venerdì a Pisa e a Firenze la polizia aveva caricato in modo estremamente violento due cortei pro Palestina a cui stavano partecipando in gran parte studenti minorenni.

Gli avvenimenti di Pisa e Firenze avevano attirato molte critiche al ministero dell’Interno, accusato di non aver fatto abbastanza per evitare che i cortei finissero in scontri e violenze: persino il presidente della Repubblica Sergio Mattarella aveva richiamato pubblicamente Piantedosi e il ministero, con un tono molto duro per gli standard decisamente pacati delle sue dichiarazioni, dicendo che «l’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli». Il ministero aveva ammesso «difficoltà operative di gestione». Situazioni simili erano state denunciate anche in un corteo a Catania sabato.

La manifestazione davanti al Viminale di domenica sera è stata organizzata dall’associazione studentesca “Rete degli studenti medi”: hanno partecipato più di duemila persone secondo le stime degli organizzatori, un migliaio secondo la polizia. I manifestanti chiedevano le dimissioni di Piantedosi e mostravano cartelli con slogan come «Avete le mani sporche di sangue», «Vogliamo cultura, ci date violenza» e «Censura + manganelli = fascismo». In vari momenti hanno cantato “Bella ciao”, canzone popolare che celebra la Resistenza italiana tradizionalmente associata all’antifascismo. C’erano anche molte bandiere e striscioni a sostegno della Palestina.

Oltre agli studenti hanno partecipato alla manifestazione l’Anpi, l’associazione nazionale partigiani italiani, e diversi esponenti dell’opposizione, tra cui il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte e l’ex segretario del PD Nicola Zingaretti. Il corteo partiva dal Teatro dell’Opera di Roma, vicino alla sede del ministero, per poi arrivare proprio lì davanti.

La procura di Pisa ha aperto un’inchiesta, per ora senza indagati né ipotesi di reato, per capire come si sia arrivati alle violenze della polizia e accertare eventuali responsabilità. Piantedosi ha detto in un’intervista al Corriere della Sera che il ministero è disposto a fare autocritica sugli errori eventualmente commessi, ma ha generalmente difeso la gestione dei cortei da parte degli agenti. Ha anche detto che risponderà alle interrogazioni in parlamento che l’opposizione ha annunciato di voler presentare.