Il formidabile successo in borsa di Nvidia

Ha superato Google e Amazon in termini di valore di mercato, grazie ai suoi processori per i sistemi di intelligenza artificiale

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(Justin Sullivan/Getty Images)
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Mercoledì la società statunitense produttrice di microprocessori Nvidia ha superato Alphabet (la holding che controlla Google) in termini di capitalizzazione di mercato, diventando la terza azienda di maggior valore negli Stati Uniti, dietro ad Apple e Microsoft. Le azioni di Nvidia hanno guadagnato il 2 per cento, e a fine giornata avevano un valore di 739 dollari ciascuna, tale da portare a una capitalizzazione di 1.830 miliardi di dollari. Il giorno precedente Nvidia aveva superato Amazon, sempre in termini di valore di mercato.

La nuova posizione guadagnata da Nvidia potrebbe cambiare nei prossimi giorni con le oscillazioni del mercato, ma ha un certo valore simbolico, considerato che un anno fa le azioni dell’azienda valevano meno di un terzo rispetto a oggi. Il grande interesse degli investitori deriva dalla forte presenza di Nvidia nel settore dei sistemi di intelligenza artificiale (AI), per i quali l’azienda produce processori molto potenti e adatti allo sviluppo di alcuni dei software più conosciuti, come ChatGPT di OpenAI. Al momento Nvidia domina il mercato in maniera pressoché totale, di conseguenza in mancanza di grandi concorrenti riesce a raccogliere buona parte della domanda di processori per le AI.

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In seguito al successo di ChatGPT e alla forte competizione nel settore delle AI, le principali aziende tecnologiche hanno iniziato a farsi una forte concorrenza per mettere a disposizione dei propri clienti nuovi software il più velocemente possibile. Società come Alphabet, OpenAI, Microsoft, Meta e Amazon hanno bisogno di una grande quantità di processori per far funzionare i loro sistemi, sia nella fase di sviluppo sia in quella successiva di utilizzo da parte degli utenti. Per far funzionare i sistemi di AI serve infatti un’alta potenza di calcolo e sono necessarie particolari architetture (il modo in cui sono organizzati i componenti dei processori per effettuare le operazioni).

Fino a qualche anno fa Nvidia era nota soprattutto per la produzione di schede grafiche, cioè le schede elettroniche che elaborano i segnali video nei personal computer. La società era specializzata soprattutto nei sistemi da utilizzare per i videogiochi con processori grafici piuttosto potenti, che inizialmente erano stati impiegati anche per lo sviluppo di alcuni sistemi di AI. Nvidia aveva quindi deciso di investire nella progettazione e nella produzione di chip espressamente realizzati per le AI, intravedendo la possibilità di produrre componenti molto più costosi e redditizi. Un sistema completo per le AI di Nvidia può arrivare a costare 20mila dollari e ne servono migliaia per costruire centri dati dedicati ai software per l’intelligenza artificiale.

Attualmente Nvidia ha clienti come Alphabet e Amazon, che stanno provando a sviluppare propri processori per le AI, ma che al momento devono comunque fare affidamento su altri fornitori. Nvidia ha inoltre in programma di mettere presto in vendita un nuovo processore (H200) che sarà molto più veloce e potente di quello che vende attualmente, e che ha contribuito in modo significativo all’aumento del suo valore sul mercato azionario. Altri produttori di processori come AMD e Intel sono al lavoro per la produzione di soluzioni alternative e che potrebbero fare concorrenza a H200, ma finora hanno faticato a reggere la concorrenza di Nvidia.

Il prossimo 21 febbraio Nvidia presenterà intanto i dati sull’ultimo trimestre che dovrebbero essere ancora una volta molto positivi. Secondo le previsioni degli analisti la società raggiungerà una crescita del 118 per cento sulle vendite rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, proprio grazie al successo dei suoi sistemi per le AI.

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