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  • Martedì 13 febbraio 2024

Cosa sappiamo del triplice omicidio vicino a Palermo

Un uomo ha ucciso la moglie e due figli, l'ipotesi degli investigatori è che abbia avuto un ruolo una comunità di fanatici religiosi

I carabinieri nei pressi della casa di Altavilla Milicia dove è stato compiuto il triplice omicidio (ANSA/IGOR PETYX)
I carabinieri nei pressi della casa di Altavilla Milicia dove è stato compiuto il triplice omicidio (ANSA/IGOR PETYX)
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Da un paio di giorni si sta parlando molto di un triplice omicidio compiuto da un uomo ad Altavilla Milicia, un piccolo comune in provincia di Palermo: l’uomo, Giovanni Barreca, un muratore di 54 anni, ha ucciso la moglie e due dei tre figli, e il 10 febbraio si è costituito. Se ne discute soprattutto perché l’ipotesi degli investigatori – non ancora confermata – è che l’omicidio sia stato compiuto nell’ambito di una comunità di fanatici religiosi.

Non sono chiari nemmeno i tempi e i modi esatti in cui sono stati compiuti gli omicidi. Dopo la confessione di Barreca gli investigatori hanno analizzato il cellulare dell’uomo e hanno trovato messaggi indirizzati a due persone, Sabrina Fina e Massimo Carandente, da cui sarebbe emersa una loro presunta complicità nell’organizzazione dell’omicidio. Fina e Carandente sono stati arrestati l’11 febbraio, accusati come Barreca di omicidio e soppressione di cadavere, anche se non si sa se abbiano partecipato materialmente all’assassinio della moglie e dei figli del muratore. A differenza di Barreca, Fina e Carandente si sono dichiarati innocenti.

Dopo l’interrogatorio di Barreca, i carabinieri sono andati nella villetta in cui abitava con la famiglia e hanno trovato i due figli più piccoli Kevin e Emanuel (di 15 anni e 5 anni) uccisi nella loro stanza da letto. Non sono ancora stati diffusi i risultati dell’autopsia sui corpi, ma dalle prime analisi sembra che siano stati strangolati. Vicino ai corpi dei due figli è stata trovata una catena.

Nella casa i carabinieri hanno trovato anche la figlia più grande di Barreca, che invece era viva. La ragazza, di 17 anni, è stata soccorsa mentre era in stato confusionale. Non si sa se in qualche modo sia riuscita a sfuggire al padre o se lui abbia volutamente deciso di non ucciderla: agli investigatori la ragazza ha raccontato che prima dell’omicidio dei due fratelli il padre si sarebbe svegliato nella notte parlando di «presenze demoniache» nella casa.

Più tardi i carabinieri hanno trovato nel giardino della casa anche il corpo della moglie di Barreca, Antonella Salamone, di 41 anni: il corpo della donna era stato bruciato e sotterrato. Secondo gli investigatori Barreca potrebbe aver ucciso la moglie diversi giorni prima, ma la data esatta dell’omicidio dovrà essere accertata con l’autopsia.

Barreca, Fina e Carandente si erano conosciuti in una chiesa evangelica della zona, da cui però si erano poi allontanati. Secondo le ricostruzioni degli investigatori i tre avrebbero iniziato a costruirsi da soli una specie di culto: sui loro profili social pubblicavano moltissimi post a carattere religioso, in cui mostravano una particolare ossessione per presunte presenze demoniache nel mondo. I tre sarebbero stati influenzati soprattutto da Roberto Amatulli, un ex parrucchiere barese che negli ultimi anni si è autoproclamato pastore evangelico e che è molto attivo sui social network, in cui dichiara di compiere esorcismi e pratiche di guarigione. Al momento, comunque, Amatulli è estraneo alla vicenda di Altavilla Milicia.