L’ex primo ministro olandese Dries van Agt è morto facendo ricorso all’eutanasia assieme alla moglie

Dries van Agt nel 2013 (EPA/MARCEL VAN HOORN)
Dries van Agt nel 2013 (EPA/MARCEL VAN HOORN)

Dries van Agt, che fu primo ministro dei Paesi Bassi dal 1977 al 1982 e che in seguito rimase a lungo attivo in politica, è morto lunedì scorso facendo ricorso all’eutanasia: con lui ha fatto la stessa scelta la moglie, Eugenie van Agt-Krekelberg. L’associazione The Rights Forum, fondata da van Agt, ha annunciato che i due sono morti «insieme e mano nella mano». Entrambi avevano 93 anni, e da anni erano gravemente malati.

L’eutanasia e il suicidio assistito (in cui la persona che ne fa richiesta si auto-somministra un farmaco letale) sono legali nei Paesi Bassi dal 2002. Nel 2022 vi hanno fatto ricorso 8.720 persone, pari al 5,1 per cento di tutte le persone morte nei Paesi Bassi quell’anno.

La scelta di una coppia di ricorrere all’eutanasia contemporaneamente è rara, ma non è la prima volta che succede nei Paesi Bassi, e sembra essere in crescita. È stata segnalata per la prima volta in un rapporto del 2020, con 26 persone (13 coppie). Il rapporto del 2022 segnalava 58 casi, cioè 29 coppie (meno dell’1 per cento del totale). La richiesta delle due persone viene analizzata separatamente: entrambe devono rispondere a criteri quali una sofferenza insostenibile senza prospettive di miglioramento e un perdurante desiderio di morire, fra gli altri. Ciascuna richiesta viene valutata da due specialisti indipendenti.