L’Argentina ha espulso la moglie e i figli del noto narcotrafficante ecuadoriano José Adolfo Macías Villamar

Un gruppo di soldati sorveglia la prigione di Cotopaxi, in Ecuador (AP Photo/Dolores Ochoa)
Un gruppo di soldati sorveglia la prigione di Cotopaxi, in Ecuador (AP Photo/Dolores Ochoa)

Venerdì la ministro della Sicurezza dell’Argentina Patricia Bullrich ha detto di aver fatto arrestare ed espellere la moglie e i figli di José Adolfo Macías Villamar, uno dei più noti narcotrafficanti dell’Ecuador. Macías Villamar, noto come “Fito” e capo del gruppo criminale Los Choneros, è evaso dal carcere in cui si trovava a inizio gennaio: la sua evasione ha provocato una serie di rivolte dei detenuti in molte carceri di tutto il paese, cosa che ha spinto il presidente Noboa a firmare un decreto con cui ha imposto lo stato d’emergenza.

Bullrich ha detto di aver espulso la famiglia di Fito, rimpatriandola in Ecuador, per mostrare che l’Argentina «è un territorio ostile per i narco-criminali». Il ministero ha anche diffuso i filmati di diverse persone che venivano scortate verso un aereo dell’aeronautica argentina: in totale sarebbero otto, tra cui anche vari soci. Pur essendo in carcere dal 2011, si ritiene che Fito nell’ultimo decennio abbia continuato a comandare Los Choneros, gruppo criminale che tra le altre cose aveva minacciato il  candidato presidente Fernando Villavicencio, poi assassinato il 9 agosto 2023 dopo un comizio nella capitale Quito.

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