Gli Stati Uniti hanno attaccato di nuovo i ribelli Houthi in Yemen

Una nave nel golfo di Aden
Una nave attaccata dai ribelli Houthi mercoledì nel golfo di Aden (Indian Navy via AP)

Giovedì le forze armate statunitensi hanno compiuto un altro attacco contro i ribelli Houthi, in Yemen: è il quinto episodio simile nel giro di una settimana. La notizia è stata confermata dal Centcom, il comando centrale dell’esercito statunitense responsabile delle operazioni in Medio Oriente, Nord Africa e Asia Centrale.

L’attacco è stato compiuto con due aerei della marina militare: hanno colpito e distrutto due missili antinave degli Houthi che erano puntati verso la zona sud del mar Rosso.

Nelle ultime settimane gli Houthi hanno colpito diverse navi commerciali che transitavano nel mar Rosso, e in generale da mesi il gruppo di ribelli sciiti compie attacchi simili presentandoli come ritorsione contro i bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza.

Lo scorso 12 gennaio una coalizione di paesi guidata dagli Stati Uniti aveva deciso di rispondere militarmente, e da quel momento sono stati compiuti cinque attacchi. L’ultimo era stato fatto mercoledì sera, quando gli Stati Uniti avevano colpito 14 missili che gli Houthi sarebbero stati pronti a usare in nuovi bombardamenti nel mar Rosso.

Il presidente statunitense Joe Biden ha detto che gli Stati Uniti continueranno ad attaccare il gruppo, anche se non sembra che gli Houthi siano intenzionati a smettere di prendere di mira le navi commerciali e militari che transitano nella zona del mar Rosso: «Stanno fermando gli Houthi? No. Continueranno? Sì», ha detto Biden giovedì, riferendosi agli attacchi statunitensi.

Sempre giovedì Yahya Saree, un portavoce dell’ala militare degli Houthi, ha detto che il gruppo aveva colpito un’altra nave commerciale battente bandiera delle isole Marshall ma di proprietà statunitense che si trovava nel golfo di Aden, nelle acque meridionali dello Yemen.