Il lander lunare Peregrine si è distrutto nell’atmosfera terrestre

La Terra ripresa da Peregrine poco prima della sua distruzione nell'atmosfera
La Terra ripresa da Peregrine poco prima della sua distruzione nell'atmosfera (Astrobotic)

Nella sera di giovedì 18 gennaio la missione spaziale che avrebbe dovuto portare il lander Peregrine sulla Luna è terminata invece sulla Terra, con il veicolo spaziale che si è disintegrato rientrando nell’atmosfera terrestre. La distruzione sopra un’area non popolata era stata decisa da Astrobotic (l’azienda spaziale statunitense che aveva organizzato la missione) dopo che erano emersi problemi con i sistemi per controllare Peregrine tali da rendere impossibile un allunaggio. La società ha comunicato di avere perso i contatti con Peregrine intorno alle 20 di giovedì, mentre il veicolo spaziale stava iniziando il rientro nell’atmosfera sopra all’oceano Pacifico meridionale.

Il viaggio di Peregrine era iniziato una decina di giorni prima con l’obiettivo di raggiungere la Luna e di trasportare sul suolo lunare alcune strumentazioni per conto della NASA, insieme a diversi altri esperimenti e alle ceneri di alcune persone che volevano essere sepolte sulla Luna. Se fosse andata a buon fine, Peregrine sarebbe stata la prima missione statunitense a compiere un atterraggio controllato sulla Luna in oltre 50 anni, e la prima a essere gestita interamente da un’azienda privata.

Dopo il lancio dell’8 gennaio avvenuto da Cape Canaveral, Astrobotic aveva riscontrato una perdita in uno dei serbatoi di ossigeno del lander tale da compromettere la possibilità di compiere un allunaggio. La società era comunque riuscita ad arginare il problema consentendo alla missione di avvicinarsi alla Luna, prima di decidere un rientro sulla Terra per distruggerla evitando la creazione di nuovi rifiuti spaziali. Astrobotic ha in programma una seconda missione lunare da svolgere entro la fine dell’anno per trasportare sulla Luna il rover Viper della NASA. Quest’anno sono inoltre previste almeno altre due missioni lunari gestite dalle aziende private Intuitive Machines e Firefly. Venerdì intanto tenterà l’allunaggio un lander dell’Agenzia spaziale giapponese.