Alec Baldwin è stato di nuovo incriminato per la morte della direttrice della fotografia a cui aveva sparato sul set nel 2021

Alec Baldwin (Alec Tabak-Pool/Getty Images)
Alec Baldwin (Alec Tabak-Pool/Getty Images)

L’attore statunitense Alec Baldwin è stato nuovamente incriminato con l’accusa di omicidio involontario per la morte di Halyna Hutchins, la direttrice della fotografia a cui aveva sparato durante le riprese del film western Rust nell’ottobre del 2021. Hutchins era morta dopo essere stata colpita da un proiettile vero caricato in un’arma di scena che Baldwin stava maneggiando. Baldwin disse di non sapere che l’arma fosse carica e di non averne nemmeno mai premuto il grilletto.

Baldwin era già stato incriminato nel gennaio del 2023, ma ad aprile la procura del New Mexico che indagava sul caso aveva deciso di ritirare le accuse. La procura aveva detto che erano «emersi nuovi fatti» che avevano reso necessarie ulteriori indagini, e aveva specificato che il ritiro delle accuse «non assolveva» Baldwin, e che in futuro l’attore avrebbe potuto essere nuovamente incriminato.

La scorsa estate il caso era stato assegnato a due procuratori, Kari Morrissey e Jason Lewis, che avevano fatto effettuare ulteriori test forensi sulla pistola. I test avevano concluso che la pistola avrebbe potuto sparare solo premendo il grilletto. A ottobre Morrissey e Lewis avevano quindi convocato un gran giurì (grand jury), una giuria popolare che decide sul rinvio a giudizio per i reati più gravi. Venerdì il gran giurì, composto da 12 membri, si è espresso a favore di una nuova incriminazione per Baldwin, che in caso di condanna rischia fino a 18 mesi di carcere.

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