È stata fermata un’altra persona accusata di essere coinvolta nell’omicidio di un 14enne a Roma

Foto di fiori e candele nel luogo in cui è stato ucciso Alexandru Ivan
Il luogo dove è stato ucciso Alexandru Ivan (ANSA/CLAUDIO PERI)

Un uomo di 31 anni, Dino Petrow, è stato fermato dai carabinieri di Treviso: era ricercato con l’accusa di essere coinvolto nell’omicidio di Alexandru Ivan, un ragazzo di 14 anni ucciso sabato sera vicino a Roma. Secondo alcuni testimoni sabato si sarebbe trovato nell’auto da cui erano partiti gli spari verso Ivan. Quando è stato arrestato mercoledì sera si trovava a casa di una zia.

Lunedì Corum Petrow, un suo parente anche lui ricercato, si era presentato volontariamente dai carabinieri di Frascati raccontando la sua versione dei fatti. Corum Petrow ha detto agli investigatori di aver fissato l’appuntamento a cui si era presentato Ivan assieme ad alcuni parenti, per chiarire i motivi di una rissa avvenuta poche ore prima in cui era stato picchiato Tiberiu Maciuca, patrigno di Ivan. Secondo le indagini Dino Petrow sarebbe coinvolto anche nella rissa.

Corum Petrow ha sostenuto di essere arrivato sul luogo dell’appuntamento, nel parcheggio della fermata di Pantano della metro C di Roma, nel comune di Monte Compatri, ma di essersene andato poco dopo, dopo aver visto le persone insieme a Maciuca armate di mazze da baseball. Secondo gli investigatori avrebbe invece sparato da un’automobile contro il gruppo. Sul veicolo sarebbe stato presente anche Dino Petrow: i colpi erano quasi sicuramente diretti contro Maciuca, ma hanno colpito Ivan, che è morto poche ore dopo. Su Corum Petrow è stata eseguita la “prova dello stub”, che potrebbe permettere di capire se ha sparato.

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