L’Iran ha bombardato alcuni luoghi nel Kurdistan iracheno che sostiene fossero usati da spie israeliane

la città di erbil vista dall'alto
La città di Erbil, vicino a cui sono avvenuti gli attacchi (Dan Kitwood/Getty Images)

L’Iran ha annunciato di aver colpito con dei missili alcuni luoghi nel Kurdistan iracheno (una regione semiautonoma nel nordest dell’Iraq) che sostiene fossero usati come «quartier generale» del Mossad, l’agenzia di spionaggio israeliana per l’estero, nella regione. L’attacco ha colpito un’area a nordest di Erbil, la capitale della regione.

Secondo il governo del Kurdistan sarebbero stati uccisi almeno 4 civili, fra cui Peshraw Dizayee, un imprenditore milionario curdo vicino alla classe dirigente del Kurdistan, e alcuni suoi familiari, la cui casa è stata colpita da un missile iraniano. Inoltre sarebbero stati colpiti la casa di un ufficiale dell’agenzia di intelligence curda e un suo centro operativo. L’effettiva presenza di basi del Mossad nella zona non è stata confermata.

L’Iran ha detto inoltre di aver colpito alcuni obiettivi legati all’ISIS e ad altri gruppi terroristici in Siria. L’Iran occasionalmente colpisce il Kurdistan iracheno: sostiene che sia usato come base per operazioni di Israele o dei separatisti curdi in Iran (il Kurdistan è una regione divisa fra Siria, Turchia, Iraq e Iran). Il traffico aereo all’aeroporto di Erbil è stato momentaneamente interrotto. Il governo regionale del Kurdistan e quello statunitense hanno criticato l’attacco. Quello iracheno l’ha definito una violazione della sua sovranità, e ha convocato l’ambasciatore iraniano nel paese per chiarire la questione.